Sarà il castello Biondi di Morra ad accogliere il 18 agosto l’omaggio a “Daniele Grassi intellettuale europeo nel centenario della nascita”. A confrontarsi sulla produzione dello studioso e poeta di Morra il sindaco Fiorella Caputo, Maria Antonietta Covino, nipote dello scrittore, il professore Raffaele La Sala e Claudio Rossano.
Una storia, quella di Grassi, nato a Morra De Sanctis il 2 aprile 1925, segnata presto dall’emigrazione. Lasciò giovanissimo la terra natale per formarsi in seminario, per poi frequentare la Scuola Normale Superiore di Pisa, insieme ad Antonio La Penna e Dante La Terza. Dal 1951 al 1960 insegnò Lingua e Letteratura Italiana all’Università di Monaco di Baviera, intessendo rapporti di amicizia con celebri artisti e intellettuali, quali Mario Luzi ed Emilio Greco.
Poi, la scelta di abbandonare la carriera accademica per ricoprire l’incarico di Funzionario dell’allora Comunità e oggi Unione Europea, prima presso il Consiglio e poi presso la Commissione, trasferendosi con i tre figli e la moglie (parente del celebre Sigmund Freud, fondatore della psicoanalisi), nella lontana periferia di Bruxelles, Tervuren.
Ricca la sua produzione poeta che conta 17 volumi e tre saggi autobiografici, nei quali esplora l’eros pandemio, vera forza che muove il mondo attraverso una poesia fortemente moderna. Nè Grassi diimenticò mai la sua Morra, dopo il terremoto del 1980, volle donare alla comunità 1430 volumi che solo anni dopo vennero sistemati in una sala del nuovo complesso scolastico sito in Via L. Settembrini.



