“Essere qui, al di là dei colori politici, sotto l’unica bandiera della democrazia è un messaggio forte lanciato ai cittadini per ribadire che quando si parla di diritti siamo tutti uniti”. Lo sottolinea Lorenzo Preziosi, esponente del Pd provinciale, tra i promotori della manifestazione che ha riunito sindacati, sigle politiche, associazioni e cittadini comuni per testimoniare lo sdegno dell’Italia e della comunità internazionale di fronte alla tragica morte in prigione di Alexei Navalny, l’oppositore di Vladimir Putin. “Fin da quando – spiega Preziosi – si è diffusa la notizia della morte di Navelny, insieme allo sgomento, è maturata in noi la volontà di scendere in piazza per manifestare contro l’orrore di una simile tragedia. Una volontà che si è tradotta in una manifestazione svoltasi in contemporanea in tutte le piazze d’Italia. Era fondamentale, in un momento in cui cresce la distanza dei cittadini dalla politica, offrire un segnale di unità e rivendicare il diritto alla vita”. Non ha dubbi Franco Fiordellisi, segretario provinciale della Cgil “Vogliamo ricordare anche i giornalisti come Anna Politkovskaya morti per denunciare le violazioni dei diritti nella Russia di Putin. Manifestazioni come queste sono un invito rivolto al nostro governo e all’Europa ad essere coerenti non solo nei confronti della Russia ma di tutti i paesi in cui vengono meno le libertà più elementari, dalla Tunisia all’Egitto alla Turchia. Non possiamo fare finta che il problema sia solo la Russia”.
Luigi Simeone, segretario provinciale della Uil spiega la scelta di essere in piazza “per testimoniare come il valore di una democrazia passa innanzitutto per la dignità del lavoro. Dove questo diritto non è difeso viene meno ogni forma di libertà. Si tratta di un fenomeno che continua ad essere diffuso in tanti paesi. Lo stesso atteggiamento del governo non ci convince, si continua a mediare sulla pelle dei lavoratori, a strumentalizzare gesti di solidarietà come i fiori deposti sulla stela della giornalista uccisa in Russia. O penso anche all’identificazione da parte della Digos di chi porta fiori in ricordo di Alexei Navalny. C’è bisogno che i partiti in Parlamento facciano seguire a questa manifestazione atti concreti”.
Daniela Cucciniello del coordinamento donne Cisl Irpinia Sannio sottolinea la volontà di mantenere alta l’attenzione sul tema dei diritti “Non possiamo non essere al fianco di chi manifesta in nome della libertà delle persone. Questi principi sono alla base di ogni democrazia”
Mimmo Gambacorta, esponente di Azione, spiega come “E’ importante essere in piazza di fronte a un fatto come questo che è di una gravità inaudita. Questa manifestazione diventa l’occasione per aprire gli occhi a chi ha guardato a Putin come a un leader da imitare. Voluta dalla formazione di Calenda, ha visto l’adesione di tutti i partiti presenti in Parlamento, qualcuno con minore imbarazzo, altri con maggiore imbarazzo. Era importante che anche Avellino facesse sentire la sua voce. Essere qui testimonia che questo metodo di fare politica non è condivisibile”.
“La tragica morte di Alexei Navalny -chiarisce Ines Fruncillo, Presidente Provinciale Avellino per Fratelli d’Italia – rappresenta un inquietante episodio sul quale tutti abbiamo il dovere di pretendere che sia fatta al più presto chiarezza. Anche in piazza della Libertà si è accesa la fiaccola della libertà e siamo scesi in strada per quella che oggi è più che mai una giornata dove non esiste colore politico, dove si manifesta pacificamente uniti, per esprimere con forza il desiderio di conoscere fino in fondo la verità. Noi irpini, noi avellinesi tutti, dagli esponenti politici alle famiglie, dai giovani agli anziani, ci siamo ritrovati fianco a fianco, l’uno con l’altro, per dire al mondo, a modo nostro, che non esistono bandiere quando c’è di mezzo la strenua difesa della libertà».
E sono davvero in tanti, dalle diverse formazioni politiche ai sindacati fino alle associazioni a manifestare con le fiaccole in difesa della libertà, dal consigliere regionale Livio Petitto, capogruppo di Moderati e Riformisti, a Maura Sarno e Rita Sciscio dei 5Stelle, da Stefano Farina e Gigi Casciello di Azione al sindaco di Montemarano Beniamino Palmieri di Italia Viva, da Ida Grella a Enzo De Luca, da Enza Ambrosone a Franco Russo del Pd a Francesco Iandolo di Avellino prende parte fino a Bruno Gambardella di Più Europa, per citarne solo alcuni. Senza dimenticare le Acli guidate da Alfredo Cucciniello o l’Arci con Stefano Iannillo, fino a Legambiente con Antonio Di Gisi o alCif di Aiello con Connie Della Sala