La mostra “Solofra metafisica” aprirà i battenti dall’11 al 13 luglio, nel Chiostro dei Padri Oblati di san Giuseppe Marello. L’ideatore della mostra, Gerardo A. Russo spiega il perché di questa rassegna d’arte: “Viviamo in un tempo in cui l’apparenza ha spesso la meglio sulla sostanza, e Solofra con la sua storia, il suo patrimonio, la sua bellezza merita di essere riscoperta in una dimensione simbolica, visionaria, spirituale”.
Oltre a quadri e disegni verranno esposte delle poesie che metteranno in risalto l’esigenza di guardare a Solofra con occhi nuovi, profondi, interiori. Gli artisti Bonadies e Russo non esporranno semplicemente luoghi o volti, ma evocano presenze, silenzi, memorie, energie. Solofra diventa così uno spazio dell’anima, un luogo archetipico dove si intrecciano storia, rinascita, poesia e mistero. Attraverso l’arte essi raccontano Solofra come una città che parla ancora, che sogna, che cerca senso, e che è anche specchio di chi la abita.
“In questa esposizione – continua Russo – c’è la memoria dei vicoli, l’eco delle botteghe artigiane, l’arte della concia fatta con cura, il respiro dei monti, le bellezze della natura. Ma tutto trasfigurato, rielaborato, caricato di simboli, perché la bellezza non è solo paesaggio: è visione, è intuizione, è amore. Solofra Metafisica è un atto poetico e politico insieme: poetico perché tenta l’impossibile, cioè, dare forma all’invisibile, e politico perché chiama alla responsabilità della cura, della conoscenza e della riappropriazione del luogo d’origine”.