Cicatrici post-operatorie, acneiche, da trauma o da ustione non sono più destinate a restare visibili per sempre. Oggi la medicina estetica rigenerativa permette di trattarle grazie a un innovativo approccio che combina terapie laser associate o meno ad innesto di grasso autologo (lipofilling). Una svolta clinica ed estetica che sarà al centro di una sessione dedicata aI Congresso della Federazione Italiana Medici Estetici (FIME), in programma a Napoli dal 12 al 14 settembre.
“Intervenire subito dopo un trattamento ablativo o una lesione chirurgica permette di stimolare il processo di rigenerazione cutanea in modo profondo ed efficace – spiega il prof. Raffaele Rauso, presidente del Congresso FIME – il laser agisce sull’epidermide e sul derma papillare, mentre il lipofilling, grazie alla componente di cellule staminali contenute nel tessuto adiposo, favorisce una rigenerazione naturale e duratura”.
Uno dei luoghi comuni più radicati è che l’estate sia il periodo peggiore per affrontare interventi chirurgici, per esempio a fine estetico, per il timore che le cicatrici ne risentano. Ma la realtà è diversa: “Non è il caldo il vero rischio per le cicatrici – chiarisce il prof. Raffaele Rauso – ciò che va evitata è l’esposizione diretta al sole, e questa è una regola valida tutto l’anno. Se si rispettano i tempi di guarigione e si usano correttamente le fotoprotezioni, è possibile operarsi anche in estate senza compromettere il risultato estetico”.