Il Saues, sindacato autonomo urgenza ed emergenza sanitaria, ha proclamato lo stato di agitazione dei medici convenzionati dell’emergenza territoriale-118, con effetto immediato. “La decisione – ha spiegato il presidente nazionale del sindacato, Paolo Ficco – si rende necessaria a fronte del persistente rifiuto da parte delle Aziende Sanitarie della Puglia, in qualcuna della Toscana, nonche’ di Reggio Calabria, Salerno e Avellino, di consentire il transito dei medici convenzionati al regime della dipendenza, come previsto dalla legge, nonostante la piena consapevolezza delle gravi ripercussioni che tale immobilismo potrebbe arrecare al sistema dell’emergenza-urgenza, in particolare al 118 e ai Pronto Soccorso”.
“Molti professionisti stanno gia’ abbandonando il servizio per transitare verso altre realta’ sanitarie piu’ attrattive, con il rischio concreto di un collasso operativo nei servizi di emergenza”, spiega Ficco che rende noto che “in segno di solidarieta’, allo stato di agitazione aderiranno anche numerosi medici dipendenti”. Ricordando che le norme che consentono il passaggio di medici convenzionati nei ruoli del sistema sanitario nazionale scadranno il 31 dicembre 2025 e l’imprescindibilita’ del dover tutelare la dignita’ professionale dei medici del 118 e di garantire ai cittadini un sistema di emergenza efficiente e sicuro, il Saues rende noto che, qualora entro il 30 settembre 2025 non venga dato seguito alle richieste di transito al regime di dipendenza, e’ pronto ad una giornata nazionale di protesta, prevedibilmente per il 3 ottobre 2025, con manifestazione presso la sede del Ministero della Salute.