“Il primo ringraziamento va ai rappresentanti della stampa e uno in particolare ai cittadini che ci hanno tributato un notevole consenso. Non c’è stata nessuna defezione, la compattezza dello schieramento credo che si conserverà fino alla fine. Invito le persone a non andare al mare, dobbiamo essere tutti mobilitati, attivi, attenti per un appuntamento importantissimo. Faccio un appello a tutte le forze sane della città per restituire dignità e orgoglio ad Avellino”.
È questo l’appello lanciato dal candidato sindaco del centrosinistra Antonio Gengaro in vista del ballottaggio che lo vedrà contrapporsi con Laura Nargi. Nella cornice del comitato elettorale di Piazza Libertà, l’esponente dem rilancia la sfida all’ex vicesindaca, con un faccia a faccia pubblico nel cuore della città:
“Sfido la mia avversaria Laura Nargi a un confronto pubblico in Piazza Libertà, all’americana”.
Per Gengaro “i cittadini devono conoscere che ruolo ha avuto la Nargi. La città deve capire se è stata complice di un sistema di potere, o una che non ha capito cosa accadesse intorno a sé mentre il Comune che truccava il Ferragosto, i concorsi e il primo cittadino faceva scomparire il computer del comune. Su queste cose bisogna interrogarsi, al di là del programma”.
“Anche se fosse per ingenuità – aggiunge l’aspirante primo cittadino -, possiamo affidare la guida della città a chi non si rende conto di cosa accade? Poi possiamo discutere su tutti gli altri punti”.
L’impegno parte dal “farci carico delle difficoltà della popolazione, degli ultimi. Siamo qui per diminuire le disuguaglianze all’interno della città. Sento parlare di innovazione, tecnologia? Ma dov’è ad Avellino? Se i servizi funzionano il favore non lo chiedi più. Non abbiamo bisogno del clientelismo.
Interrogarci sul perché il piano di zona sia stato riattivato così tardi. É una vergogna la chiusura della piscina comunale, del centro per l’autismo. Bisogna lavorare per offrire una soluzione a quei cittadini che hanno queste difficoltà.
Perché è stata smantellata una società dei rifiuti piazzando al vertice il datore di lavoro dell’ex sindaco. É questo che deve spiegare la Nargi, in un civismo d’accatto che sfugge a qualsiasi controllo. Per non parlare dell’Alto Calore, con i Comuni che sono in costante difficoltà”.
Molto critico Gengaro sulla gestione della comunicazione del Comune prima e della campagna elettorale della Nargi poi: “Le campagne elettorali sono operazioni di verità e parlo al cuore degli avellinesi. Per la Nargi è facile fare comunicazione, con il Comune che grazie al Pnrr ha assunto numerosi i giornalisti, gli stessi che curano la campagna elettorale della Nargi. É facile farsi la propaganda con i soldi degli avellinesi. Ora ci dobbiamo presentare il fesso di turno che sarà chiamato dalla Corte dei conti a dire “ci eravamo impegnati a contenere la spesa, ma c’era chi doveva farsi la campagna elettorale a spese dei cittadini“.
“Avete mai sentito un amministratore protestare per qualcosa?”, continua, “hanno chiuso la Banca d’Italia, nessuno ha detto nulla. Con il Pnrr non hanno speso un euro per l’edilizia giudiziaria. C’è voluto un commissario prefettizio che in un secondo ha dato vita a una short list per affidare gli incarichi in maniera trasparente e legale e ha pubblicato un bando per tre asili nido”.
Conclude: “Dalla nostra parte abbiamo le ragioni della storia, dei grandi partiti, la cornice di tanti cittadini che credono in un’amministrazione che agisce nell’interesse pubblico e che non sia un circuito del potere ma un’opportunità per il futuro. Se siamo qui è per i nostri giovani e i lavori che vogliamo creare per loro. Non mi sentirete mai dire “è stata colpa di”, sono in campo per Avellino”.