Negata l’autorizzazione alla costruzione della Centrale di produzione di Energia a Montecalvo Irpino.
La vicenda trae origine dalla richiesta di una società privata intenta a voler realizzare un impianto di produzione di biometano di superficie pari a mq 54.000, ubicato in Montecalvo Irpino, contrada Malvizza alla quale il predetto comune si era opposta.
Infatti, lo scorso maggio 2024, il Comune aveva emesso provvedimento amministrativo negativo e, tale atto, era stato prontamente contestato della società richiedente dinanzi al TAR Campania – sede di Salerno.
Il Comune di Montecalvo Irpino, assistito dall’Avv. Vincenzo Zecchino, si è difeso deducendo la contrarietà dell’opera ai vigenti vincoli in materia urbanistico-edilizia nonché la necessità di tutela paesaggistica e la salvaguardia degli interessi dei cittadini ivi residenti.
Il Tribunale Amministrativo Regionale, con Sentenza del 31.01.2025, ha confermato la legittimità dell’operato dell’Ente negando l’autorizzazione alla costruzione della Centrale di produzione di Energia.
Il Tribunale ha chiarito che la procedura denominata PAS (Procedura Abilitativa Semplificata) non può costituire variate allo strumento urbanistico e, in mancanza di conformità urbanistico-edilizia, tale procedura è da ritenersi non idonea a consentire la costruzione di una centrale di tali dimensioni (ben 54.000 mq). Il Tribunale Regionale Amministrativo, pertanto, ha statuito che “ai sensi dell’art. 6, comma 2 del d.lgs. n. 28/2011 l’istante ha infatti l’onere di attestare la “compatibilità del progetto con gli strumenti urbanistici approvati e i regolamenti edilizi vigenti e la non contrarietà agli strumenti urbanistici adottati, nonché il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie”.
“La sentenza del TAR Salerno rappresenta un importante precedente per la tutela del territorio e dell’ambiente. La decisione del Tribunale conferma la necessità di un controllo rigoroso dei progetti di produzione di energia, al fine di garantire la sicurezza e la salute dei cittadini”, dice l’Avv. Vincenzo Zecchino che esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto e riferisce che “si tratta dunque di una pronuncia significativa che conferma ulteriormente il dovere, normativamente imposto all’Autorità, di pronunciarsi conclusivamente tenendo in debita considerazione la rilevanza dell’opera ed anche l’impatto che da essa ne deriva, tenendo sempre fede al primario interesse pubblico”.