“Una coalizione di media forza, rispetto alle altre che ho visto nel mio lungo percorso politico. Una coalizione migliore sicuramente di quella dove volevano che io andassi”. Esordisce così Clemente Mastella, sindaco di Benevento, al circolo della Stampa presentando la lista per regionali di Noi di Centro formata da Guerino Gazzella, Angela Grella, Gino Iannace, fratello del medico Carlo Iannace che ha partecipato all’incontro, e Annunziata Napolitano.
Ad introdurre l’iniziativa Pasquale Giuditta, segretario regionale di Noi di Centro.
“Ho visto una cosa inedita: una sorta di linciaggio morale nei miei confronti perché io non sono andato col centrodestra, e ora mi chiedono perché sto con Fico. Io – racconta Mastella – ho spiegato che fino ad oggi Fico l’hanno eletto loro: è diventato presidente della Camera con i voti di Forza Italia e della Lega. Nel governo Conte c’è stato Salvini vice presidente, e non io. Sono stato sempre distante dal mondo dei 5stelle. Dopodiché le guerre puniche devono pur terminare. Vediamo che succede. Io ho posto sempre l’accento sul problema dei contrasti iniziali tra il presidente della Regione uscente e Fico. Ho ricordato che De Luca, essendo stato un leader del mondo comunista della Campania, una volta scelto Fico l’avrebbe poi votato. Io e De Luca siamo abbastanza anziani: dobbiamo dimostrare saggezza. Comunque Fico è un democristiano, nel suo mondo almeno”, rassicura l’ex Guardasigilli.
A chi gli chiede dei suoi contrasti con Carlo Calenda, leader di Azione, presente insieme ad Ettore Rosato oggi ad Avellino ad un incontro presso la sede di Confindustria: “L’ho denunciato per alcune cose che ha detto. Mi ha associato a politici che condannati per essere vicini alla mafia. Io sono stato ministro della Giustizia e i mafiosi li messi in carcere. E poi Calenda politicamente non ha ancora scelto che fare, un po’ va a destra e un po’ a sinistra”.
Per Mastella il centrosinistra è in vantaggio ma bisogna stare attenti: “Le partite si vincono giocandole, ci sono le condizioni per vincere. Se il centrodestra mi voleva allora significa che aveva paura di perdere. Se sto con il centrosinistra vinciamo noi. Sono un portafortuna”.
Infine Mastella risponde a chi lo accusa di familismo: “Sono l’unico di cui si parla per avere candidato il figlio. Ma ce ne sono altri: qui ad Avellino non è candidato il figlio di un ex senatore di Ariano (Ettore Zecchino figlio di Ortensio ndr). Quando Martusciello all’epoca fu eletto nel listino, il segretario del partito era il fratello. E che dire del caso del parente dell’attrice (si riferisce al Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, pronipote dell’attrice Gina Lollobrigida, marito di Arianna Meloni, capo della segretaria politica di FdI, e sorella della premier Giorgia Meloni ndr)?
Molti di quelli che ho fatto eleggere – conclude Mastella – mi hanno abbandonato, con mio figlio anche se litigo facciamo pace, spero”.



