“Mi rivolgo all’ex sindaco: di quale voto di opinione parla? Se intende il voto libero di chi sceglie in base alle sue idee, di chi non è costretto dal bisogno a cedere alle avance spregiudicate e ciniche del candidato di turno, allora non c’è dubbio che alle amministrative la stragrande maggioranza dei cittadini ha votato per il centrosinistra, ha votato per una proposta politica seria, per un cambiamento politico necessario e doveroso rispetto a dei gravissimi episodi che hanno macchiato la trasparenza e la credibilità della passata amministrazione”. Così il consigliere comunale del Pd, Antonio Gengaro, dopo il consiglio comunale di lunedì.
“La passata amministrazione – ricorda Gengaro – si è poi riproposta sotto mentite spoglie, travestita come qualcosa di nuovo perché ciò che era prima era improponibile. Una amministrazione che, il tempo di votare, si è rivelata essere sempre la stessa.
Diciamo le cose come stanno, senza ipocrisia, senza girarci intorno. Io ho provato farlo ma spesso sono stato accusato di essere moralista o anche divisivo. Ho provato a dire semplicemente la verità: ho affermato che in una amministrazione sotto indagine la questione morale non poteva non essere in discussione, o meglio oggetto di campagna elettorale. Altrimenti sarebbe stata una ipocrisia”, continua Gengaro.
“In consiglio comunale ieri ho detto anche una altra verità, anche questa lapalissiana, conosciuta da tutti ma che molti fanno finta di ignorare: ho sostenuto che c’è chi fa politica speculando sulla pelle degli ultimi, di quei cittadini che vengono presi in giro con una pacca sulla spalla. Ho affermato che rispetto ai bisogni della povera gente è facile lucrare, promettere di tutto a famiglie che hanno bisogno di tutto, a chi ha bisogno di un pacco alimentare della Caritas per andare avanti un giorno in più, povera gente che non chiede altro che di avere il riscaldamento in abitazioni marce di umido e di muffa e ricoperte da amianto.
Lo abbiamo visto e non possiamo voltarci dall’altra parte. Non ho mai ceduto al buonismo. Non faccio retorica o demagogia, il populismo non mi appartiene, non parlo di popolo come fa Nargi, non prendo in giro le persone, non liquido questioni gravissime con battute da cabaret, non prometto misere prebende, non ho bisogno di fare politica per vivere.
La gente non mi ha votato per un tornaconto personale. Ho cercato di spiegare con onestà che cosa avrei fatto per chi soffre l’indigenza, il malessere economico, sociale e culturale. Non l’ho detto per condizionare nessuno con facili promesse.
E quando affermo che le periferie hanno votato per Nargi intendo solo osservare che spesso il voto è facilmente condizionabile. E’ evidente comunque dal risultato delle urne che non tutti nelle periferie hanno votato per il sindaco. Come è evidente – innegabile – lo stato di degrado in cui dopo cinque anni di amministrazione Festa versano i quartieri. Il mio messaggio – conclude Gengaro – è che il voto deve essere libero e i diritti gli stessi per tutti”.