Un viaggio di esplorazione dell’anima dell’uomo. E’ il titolo della mostra di “Angelo Guaglione “Non è biografia” di scena fino al 22 febbraio nell’incantevole location del palazzo storico Allocca a Saviano. Una mostra curata da Carmine Ciccone, con il Comune di Saviano e la Pro Loco “Il Campanile” di Saviano che riunisce venti opere tra tele e lavori su carta.
Classe 1997, Angelo Guaglione studia architettura all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Nel 2016 partecipa alla Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea “BeneBiennale” con l’opera “Mediterraneo”. Nel 2019 tiene una mostra personale presso il NeapolitanTrips Hostel di Napoli. Nel 2020 partecipa alla mostra collettiva “I Nuovi Anni 20” Presso il Palazzo Ducale di Genova con il gruppo Divulgarti. Nel 2022 partecipa alla mostra collettiva “Stanze Pittoriche”, a cura di Luigi Fusco, presso la Galleria Spazio Vitale Arte Contemporanea di Aversa. Nel 2023 partecipa alla collettiva “Outside of Figuration”, a cura di Annibale Rainone, presso il Museopossibile di Nola.
“Ciò che muove la mia creazione artistica è la necessità fisica di esprimere la mia condizione emotiva. Tutto il mio operato è frutto di una profonda analisi del mio stato d’animo, delle mie emozioni e sentimenti, è la risposta ai miei interrogativi esistenziali che costantemente l’esperienza di vita mi pone. Nel cercare queste risposte, nello scavare nella mia anima e negli angoli più profondi della mia mente, credo di non star solo esprimendo una condizione che sia personale, unica e in quanto tale biografica. Piuttosto, credo che nel fare ciò io vada ad esprimere una serie di caratteristiche che appartengono alla condizione umana e che, in quanto tali, hanno un valore universale. Parlo delle persone alle persone, usando come esempio l’individuo che meglio credo di conoscere, ovvero me stesso. Per questo motivo, per quanto apparentemente biografica, parlando delle mie emozioni, dei miei sentimenti, dei miei turbamenti, la mia intera produzione ha invece come leitmotiv l’universalità dell’animo umano, parlando di emozioni, sentimenti e turbamenti che appartengono all’essere umani. Per questo motivo, ho come obbiettivo della mia ricerca artistica la stimolazione del pensiero critico di chi osserva, porre degli interrogativi e stimolare l’osservatore ad una analisi profonda delle mie opere e, di conseguenza, alla propria condizione esistenziale. Ecco, dunque, perché non è biografia.”