Un brano fresco, coinvolgente e carico di energia. E’ “Non fa più male”, il nuovo singolo scritto, arrangiato e prodotto da Luca Pugliese. che non tradisce lo stile inconfondibile del cantautore, che ancora una volta intreccia musica e parole su un groove ipnotico e trascinante, disponibile dal 25 giugno su tutte le piattaforme. La musica diventa antidoto per superare il dolore legato alla mancanza, la fine di una pagina importante della propria vita. La traccia nasce dalla provatissima session one man band con la quale Luca Pugliese dà la linfa vitale al brano con voce, chitarra, grancassa, charleston e, per la prima volta, anche con la sua armonica a bocca. Su questa base pulsante si innestano gli altri strumenti – darabouka, fisarmonica e basso elettrico – creando un flusso sonoro ricco e originale. Gli arrangiamenti curati e raffinati, con echi glocal, danno vita a un sound folk dallo spirito profondamente contemporaneo: una musica che unisce radici e visione, tradizione e innovazione, per un risultato che possiamo definire a tutti gli effetti globale.
Lo stesso videoclip di “Non fa più male” rappresenta un vero e proprio manifesto artistico dell’opera di Luca Pugliese, un’occasione per raccontare un percorso artistico totale che proprio in quanto tale riesce ad avere un forte impatto sulla società.
La prima scena vede l’artista nella sua performance one-man-band suonare in un teatro vuoto, introducendo due elementi chiave del percorso artistico e musicale di Luca Pugliese: l’arte come rappresentazione intima e totale della vita e la solitudine come spazio creativo dell’anima.
La parte centrale del video tocca i due opposti (mare e montagna), rappresentazione delle contraddizioni del vissuto che la sintesi artistica permette di risolvere e conciliare.
Il toccante finale del video rappresenta un momento chiave della svolta sociale dell’attività artistica di Luca Pugliese: l’esperienza dell’arte nel sociale – musica e pittura – condivisa con i detenuti e gli operatori di tanti istituti carcerari di tutta la penisola, nello specifico siamo nel carcere di Foggia. La sua ”ora d’aria colorata” (quaranta concerti gratuiti in 12 anni) fatta di suoni e colori incarna in modo plastico e tangibile l’arte come strumento di liberazione e trasformazione e miglioramento dell’essere.
Hanno suonato: Luca Pugliese one man band (Voce, chitarra acustica, cassa, charleston e armonica a bocca), Marzouk Mejri (Darabouka), Tony Cipriano (Fisarmonica), Giancarlo Brunetti (Basso elettrico). Registrato, missato e masterizzato da Antonio Pannese presso il Melisma Studio di Ariano Irpino (AV).
A curare il videcolip Antonello Carbone coadiuvato da Nico Boccia, Daniele Carbone (focus puller), con la partecipazione dell’attrice Floriana D’Ammora (Funny Damour).