di Rosa Bianco
Ieri sera, l’ex Chiesa del Carmine di Avellino si è trasformata in un luogo di incontro tra memoria storica e eccellenza musicale con il concerto “Le Note Ritrovate-23Novembre80-In Memoriam”, organizzato dall’ Associazione Musicale Zenit 2000. Invitata dal direttore artistico Massimo Testa a far parte della Giuria della Critica in qualità di giornalista, ho avuto il privilegio di assistere a una serata in cui il dolore del sisma dell’Irpinia del 1980 si è trasformato in bellezza, attraverso le mani e le menti di compositori provenienti da tutta Italia e dall’estero.
L’Ensemble Zenit 2000, sotto la direzione impeccabile del M° Testa, ha eseguito in prima assoluta le opere selezionate dalla Giuria, presieduta dal Maestro Ivo Nilsson, offrendo al pubblico un viaggio emotivo e intellettuale nelle sfumature della contemporaneità musicale. La serata ha celebrato non solo la memoria di una tragedia, ma anche la vitalità della creatività artistica, con i brani dei Maestri Angelo Bruzzese, Saleh Husainat, Claudia Nieto e Maria Radeschi, ciascuno capace di trasmettere attraverso le note una storia unica e personale.
La formazione dell’Ensemble Zenit 2000 – per l’occasione, costituita da Mario Pio Ferrante, flauto, Manuel Molinario, oboe, Giovanni Agnes, clarinetti, Arturo Berisio, sax, Emanuele Squillace, chitarra, Gabriele De Feo, pianoforte, Laura Esposito, violino, Francesco Venga, viola, Cristiano Della Corte, violoncello, Cristian Alfano, contrabbasso e Direttore il M° Massimo Testa – ha saputo creare un dialogo intenso tra strumenti e voci interiori dei compositori, trasformando la storica cornice dell’ex Chiesa in un luogo di vibrante contemporaneità. È stato un privilegio osservare come la musica possa essere ponte tra il passato e il presente, tra la memoria collettiva e la sperimentazione artistica.
Come membro della Giuria della Critica, ho potuto apprezzare la raffinata attenzione al dettaglio compositivo e l’originalità delle scelte tematiche dei finalisti, confermando quanto la musica contemporanea italiana – e internazionale – sia viva, audace e profondamente sensibile. Il pubblico in sala ha avuto l’opportunità di votare la propria composizione preferita, contribuendo a una serata che ha unito partecipazione e celebrazione artistica
Il Premio alla migliore composizione, in base alla votazione da parte del folto pubblico in Sala è stata assegnato a “19,34-Silenzio: il dolore oltre il boato” per Ensemble di Claudia Nieto, mentre il Premio della Critica è andato a “Dies illa” per Ensemble di Angelo Bruzzese.
“Le Note Ritrovate” si conferma così non solo come un evento musicale di rilievo nazionale, ma come testimonianza tangibile della forza della cultura nel tessere legami tra storia, memoria e futuro. Una serata che resterà impressa nella memoria.






