Giovedì 4 dicembre prossimo, alle ore 16:30, si terrà un nuovo appuntamento della rassegna libraria dell’Archivio di Stato di Avellino “I giovedì della lettura”. In tale occasione si presenterà il volume Angelo Maffucci e la ricerca medica nell’Ottocento, di Emilio Ricciardi. L’evento sarà introdotto dal Lorenzo Terzi, direttore dell’Archivio di Stato di Avellino. Interverranno il prof. Pietro Cerreta, responsabile dell’associazione ScienzaViva, e il dr. Raffaele Maffucci.
Il libro è una biografia, scritta in forma di racconto ma basata su una accurata ricerca archivistica, del dottor Angelo Maria Maffucci (1845-1903), professore di Anatomia patologica nell’ateneo di Pisa e accademico dei Lincei.
Ricercatore di grande talento, convinto che “soltanto l’esperimento costituisce il suggello di ogni dottrina patologica”, Maffucci fu apprezzato in tutta Europa per la capacità di “trarre dal poco il grande”, cioè di ottenere risultati importanti anche con pochi mezzi a disposizione. I suoi studi fornirono nuove possibilità di cura per diverse malattie; le indagini da lui condotte sui meccanismi di infezione nell’embrione contribuirono a chiarire l’origine di malattie come il carbonchio e la tubercolosi.
Nella lotta contro quest’ultima malattia lo scienziato irpino si impegnò in modo particolare, non solo con le ricerche, che gli valsero la stima di Robert Koch, il più celebre microbiologo dell’epoca, ma anche partecipando a conferenze e raccolte di fondi da destinare all’apertura di sanatori dove curare i tubercolotici in modo adeguato, attraverso una buona alimentazione e una rigorosa profilassi.
Ad Angelo Maffucci è stato intitolato il liceo scientifico del suo paese di origine, Calitri; la città di Avellino gli ha intitolato una strada e il sanatorio antitubercolare.



