Venticinque anni per Iannuzzi Niko, Sciarrillo Luca Maria ventuno anni e nove mesi, Sciarrillo Daniele, otto anni di reclusione.Al termine della sua lunga requisitoria davanti alla Corte di Assise di Avellino presieduta dal giudice Gian Piero Scarlato, il pm Vincenzo Toscano ha chiesto queste condanne nei confronti dei tre presunti autori dell’omicidio di Roberto Bembo, avvenuta il giorno di Capodanno del 2023 a Mercogliano. “Una dinamica velocissima, che rende complessa diciamo la verità, anche la ricostruzione”. E’ quello che ha più volte ripetuto il pm Toscano nella sua lunga ricostruzione sulla base delle dichiarazioni rese nell’istruttoria dibattimentale dei testimoni diretti, uno in particolare e degli altri de relato e il confronto con le immagini del video raccolto dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino. Il magistrato che ha coordinato le indagini nel ricostruire dichiarazione per dichiarazione quello che e’ emerso nel corso dell’istruttoria ha messo in evidenza la unitarietà e la credibilita’ delle dichiarazioni dei testimoni, dei ragazzi che erano presenti : “Un tema che la difesa presenta per comprendere un comLa richiesta di condanna del pm Vincenzo Toscano è arrivata dopo oltre tre ore di requisitoria.
“Roberto ha lottato come un leone ma sempre disarmato, si tratta di vicende nate e sepolte in settanta secondi. Secondo la relazione dei consulenti – ha spiegato Toscano nel corso della sua requisitoria – Bembo è stato attinto da almeno sei colpi con arma bianca a cui collo, torace anteriormente e torace posteriore e avambraccio. I colpi testimoniano una scena dinamica compatibile con la scena dei video ripreso alle 7.05. I consulenti sottolineano come la ferita alla carotide sia quella più grave, oltre a quella all’emitorace. Specificano un particolare, i due colpi erano caratterizzati da concreta volontà lesiva, anche per la profondità della ferita”. Per il magistrato e’ da escludersi anche il dato della possibile “legittima difesa”, anche una reazione spropositata. Come poteva offendere un ragazzo disarmato? ha sollecitato il magistrato.”Bisogna restituire Giustizia a Roberto, ma non ci sono Giustizie che vuole ognuno, la Giustizia e’ una sola”.
“Le richieste che sono state avanzate sono in linea con quella che è la norma della Giustizia”.A parlare è la mamma di Roberto Bembo, Cinzia Tino che con grande compostezza, aggiunge “che personalmente è normale che ritengo che siano sempre insufficienti gli anni che possono essere dati per l’omicidio e per gli assassini di mio figlio. L’ergastolo che mi è stato inflitto non potrà mai parificare nell’ ambito della giustizia lo stato dei fatti. Siamo sempre positivi in questa sede e cerchiamo di essere positivi anche per i ragazzi che ci circondano. Speriamo, dunque, di poter offrire un esempio positivo per tutti, affinché la giustizia venga finalmente fatta”. La sentenza per il delitto di Roberto Bembo è prevista per il 15 gennaio 2025