Omicidio Bembo, notificati gli avvisi di garanzia nei confronti di due persone per lo striscione affisso davanti al tribunale. Oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario è l’ipotesi di reato a carico di alcuni partecipanti al sit-in organizzato dopo il provvedimento di attenuazione della misura cautelare nei confronti dei presunti autori dell’omicidio di Roberto Bembo.
Le informazioni di garanzia firmate dal sostituto procuratore Vincenzo D’Onofrio riguardano i partecipanti identificati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Avellino. Secondo l’imputazione provvisoria con lo striscione affisso davanti al Tribunale che recitava “Vergogna” e “Pretendiamo Giustizia” avrebbero di fatto offeso il prestigio dell’Autorità Giudiziaria. Gli accertamenti per identificare gli altri autori sono ancora in corso da parte della Polizia.
La protesta nata come reazione alla recente scarcerazione degli indiziati per l’omicidio di Roberto Bembo, avvenuta ad Avellino il 29 luglio 2023.
I due presunti autori dell’omicidio sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso il proprio domicilio. A presentare l’istanza di scarcerazione il loro avvocato Gaetano Aufiero, accolta dal gip Fabrizio Ciccone del tribunale di Avellino.
Nella richiesta avanzata dal penalista era stata evidenziata con forza la mancata deposizione della perizia medico legale dopo 7 mesi dal delitto che ha determinato un forte ritardo nella conclusione delle indagini.
La Procura della Repubblica ha quindi ritenuto necessario informare gli interessati delle indagini, per garantire che i loro diritti di difesa siano rispettati e che il procedimento penale sia condotto in modo equo e trasparente. Le implicazioni legali di questa situazione sono complesse e richiederanno un’attenzione attenta da parte delle autorità competenti.