Dal giornalista e scrittore Michele Vespasiano riceviamo e pubblichiamo una sua riflessione sulla morte di Papa Francesco: «Oggi il mondo perde una luce di misericordia e speranza. Papa Francesco, il Papa degli ultimi, dei migranti, di chi si è sentito escluso o giudicato, ci ha lasciato. Le sue parole, “Chi sono io per condannarli?”, hanno toccato il cuore di milioni di persone, ricordandoci che l’amore e l’accoglienza sono al centro del Vangelo.
Con umiltà, coraggio e una tenerezza rivoluzionaria, ha portato la Chiesa verso gli emarginati, sfidando indifferenza e pregiudizi. La sua partenza ci lascia un vuoto immenso, ma anche un’eredità profonda: nessuno è troppo piccolo, nessuno è troppo lontano, nessuno è escluso dall’abbraccio di Dio.
Grazie, Santo Padre, per averci insegnato a guardare con gli occhi del cuore. Riposi in pace, tra gli abbracci che qui in terra ha saputo donare».