Il prossimo 20 novembre, davanti algiudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Avellino, Mauro Tringali, discuterà il caso di Angelo Peluso, ventiquattrenne accusato di aver esploso colpi di pistola contro l’automobile della tiktoker Francesca Sardella.
L’imputato, difeso dagli avvocati Gaetano Aufiero e Gerardo Santamaria, dovrà rispondere di quanto avvenuto il 16 agosto scorso, quando, nel primo pomeriggio, da una Lancia Y nera in corsa furono esplosi diversi colpi di pistola in direzione di un Suv parcheggiato in Via Leprino, nel quartiere Rione Mazzini.
L’inchiesta, condotta dal pubblico ministero Luigi Iglio della Procura di Avellino, aveva portato alla richiesta di giudizio immediato nei confronti di Peluso, che secondo le indagini sarebbe il presunto autore dell’episodio.
La Squadra Mobile della Questura di Avellino, sotto la direzione dell’ispettore Genovese, aveva ricostruito i fatti attraverso l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza e le testimonianze raccolte sul luogo dell’incidente.
In poco tempo, gli agenti erano riusciti a raccogliere elementi indiziari sufficienti a formulare l’accusa a carico dell’imputato.Sul fronte difensivo, gli avvocati di Peluso hanno sollevato una questione legale relativa alla procedura.In particolare, hanno eccepito la nullità dell’atto per la mancata fissazione dell’interrogatorio preventivo in merito al reato di detenzione illegale di arma, sostenendo che tale omissione non sarebbe giustificata dalle deroghe previste dalla legge Nordio, che disciplina le misure cautelari in ambito penale.Il prossimo incontro in aula offrirà l’occasione per chiarire gli aspetti procedurali e dare seguito all’iter del processo.



