Rosa Bianco
Ieri sera, presso il Solofra Palace Hotel & Resort, si è svolta una serata che ha saputo andare oltre l’apparenza per toccare le corde più intime della comunità irpina. “Passerella di Eccellenze: un Viaggio tra Moda, Musica, Sapori e Colori della Campania per la Solidarietà” non è stata una semplice cena-spettacolo, ma un gesto collettivo che ha interrogato, con discreta eleganza, il significato profondo della bellezza e del dono.
Promossa con rigore e passione dall’Associazione Culturale Eklettica, con il patrocinio del CIF Provinciale di Avellino e la collaborazione del CESVOLAB Irpinia Sannio – ETS, la serata ha riunito moda, arte, musica ed enogastronomia per uno scopo che non concede retorica: sostenere le cure quotidiane del piccolo Nicolò, un bambino affetto da Atassia-Telangiectasia. Una malattia rara, sì, ma anche una delle tante fragilità che la società troppo spesso osserva da lontano. Qui, invece, l’arte ha scelto di farsi prossimità.
Sulla passerella non hanno sfilato soltanto abiti, ma simboli. I colori del territorio – il giallo dei limoni, il verde degli ulivi, il blu profondo del mare – nelle meravigliose creazioni in pelle del brand Maffei sono diventati linguaggio condiviso, applauditissime dal numeroso pubblico che ha partecipato all’ evento. I materiali riciclati con Sara Limone, il vestiario adattivo con Silvia Barbieri Selva, le creazioni sartoriali: ogni dettaglio ha suggerito un’altra idea di eleganza, quella che nasce non dall’ostentazione, ma dalla consapevolezza, una grammatica tessile, che ha saputo raccontare la Campania nella sua essenza più fertile e autentica.
Accanto alla moda, la musica ha dato voce alle emozioni. Carmen De Maio, il giovane Mario Freda e altri talenti locali hanno trasformato le note in presenze vive, capaci di abitare lo spazio come un pensiero che si fa respiro. Il maestro Sabino Matta ha dipinto in diretta, restituendo visivamente ciò che accade quando l’arte smette di essere oggetto e diventa relazione.
La cena degustativa ha completato l’esperienza sensoriale con piatti firmati da chef di spicco del panorama campano – Aldo Basile, Salvatore Bocchetti, Pasquale Barbato e Luigi Vitiello – ma anche qui, dietro ogni sapore, si è colto un intento: la cucina come linguaggio, come gesto ospitale, come racconto collettivo della terra.
Tra i momenti più intensi, la consegna di un riconoscimento alla giornalista e critica letteraria Rosa Bianco, per il suo impegno culturale e sociale, un tributo che ha sottolineato il valore del pensiero come forma d’azione.
Questa serata ha messo in scena un paradosso solo apparente: che la leggerezza possa essere portatrice di profondità, che la forma possa contenere sostanza, che la bellezza – se autentica – non è mai disgiunta dalla responsabilità. In un tempo che spesso privilegia il rumore alla cura, l’apparire al sentire, Passerella di Eccellenze ha dimostrato che si può ancora creare uno spazio dove l’estetica incontra l’etica, dove il singolo si fa comunità, dove l’evento diventa testimonianza.
E nella meravigliosa cornice del resort solforano, per una sera, si è respirato qualcosa di più raro del lusso: l’umana possibilità di essere presenti, l’uno per l’altro, senza condizioni.