Paternopoli si trova al centro di un acceso dibattito che coinvolge amministrazione comunale, cittadini e un’azienda incaricata di installare un’antenna 5G sul territorio. La vicenda riguarda la località Serra, dove è stata autorizzata la costruzione di un impianto su un terreno privato, concesso in locazione da un cittadino a un operatore di telecomunicazioni cofinanziato nell’ambito del Pnrr.
A preoccupare la comunità è soprattutto la vicinanza del sito all’istituto scolastico. Fin dall’inizio, l’amministrazione guidata dal sindaco ha espresso contrarietà alla scelta, proponendo una soluzione alternativa: la disponibilità gratuita di un’area comunale più distante dal centro abitato e dagli edifici sensibili, ma comunque idonea a garantire la copertura. L’azienda, tuttavia, ha respinto la proposta, sostenendo che i siti indicati non rispondevano ai propri parametri tecnici, insistendo così per l’installazione nel punto originariamente individuato.
La procedura ha seguito il suo corso e, dopo il parere favorevole rilasciato dall’Arpac, l’Ufficio Tecnico/Suap ha autorizzato l’intervento edilizio. Una decisione che, come sottolinea l’amministrazione comunale, è stata assunta in autonomia tecnica, ma che lascia aperti dubbi e perplessità. “Sarebbe stato meglio dialogare, esporre le criticità e cercare insieme una soluzione”, ha spiegato il Comune in una nota diffusa alla cittadinanza.
Intanto, per questa sera alle ore 18.30, è stata convocata un’assemblea pubblica presso la Torre Civica. L’incontro servirà a valutare le attività da intraprendere per opporsi a un’installazione che, secondo i promotori della protesta, rappresenta un rischio per la salute e il bene comune.
“Non è una battaglia politica né ideologica – conclude il messaggio del Comune – ma una questione che riguarda tutti: i nostri figli, la salute della comunità e il futuro del territorio”.