Grottaminarda. Una popolazione che vive in povertà. Con capanne al posto di aule che fanno da scuola e dove mancano, in tutti e quattro i distretti(Alibori, Bonhanrou, Gnambanou e Gomparou, ndr) attrezzature sanitarie adeguate. Mentre donne, giovani, vecchi e bambini, a causa della mancanza di acqua potabile, bevono quella dei fiumi. Che provoca malattie intestinali e portano anche a conseguenze gravi. Siamo a Gomparou, un villaggio del nord del Benin, in Africa.
Dallo scorso marzo è gemellato con Grottaminarda. E l’amministrazione Spera che, in silenzio, in passato, si è adoperata per mandare le cose più necessarie, vuole fare una raccolta fondi per Gomparou il prossimo mese di settembre. Una giornata dedicata a quel popolo. Alla proposta di amicizia, arrivata dalla valle dell’ Ufita, ha risposto il presidente del consiglio comunale, capo distretto di quel villaggio, Ibrahima Bassirou.
Con la collaborazione di padre Jean Baptiste Gompassounon della parrocchia di San Francesco de Kandi, che ha fatto da tramite tra le due comunità. E si mostra emozionato, pensando che il pensiero per il suo villaggio arrivi da tanto lontano.” È con grande gioia che abbiamo ricevuto la sua corrispondenza- scrive Bassirou al sindaco ufitano”. La popolazione di quel distretto è priva di qualsiasi bene essenziale per la loro vita. E per la loro crescita culturale.” Queste sono le grandi difficoltà con cui ci confrontiamo ogni giorno”. Che cercano di ridurre”come possiamo”, attraverso alcune iniziative: come, ad esempio, i contributi annuali degli agricoltori che versano alla comunità. Scrive ancora Ibrahima Bassirou:”La nostra comunità sarà felice di beneficiare della vostra amicizia per uscire dalla miseria.E sarà un piacere ricevere, qui al nostro villaggio, i membri della vostra comunità”. Sarà anche il modo, dice il presidente del consiglio comunale di Gomparou,”di conoscere le vostre realtà “. Che nonostante sia tanto lontana, non si mostra indifferente.