“All’assemblea di Montepulciano non ho partecipato. Ho preferito proporre le mie idee presentando Rinascita, una rivista con piccoli mezzi ma una grande ambizione: unire politica e cultura. Ma la discussione è sempre utile. Ce n’è un urgente bisogno. A Montepulciano ho ascoltato interventi di valore, ma molto diversi tra di loro. È emerso un generale orgoglio di partito dopo le vittorie in Puglia e in Campania, ma non una linea.
C’è stato un benefico rafforzamento di Elly Schlein che pressoché tutti hanno voluto ‘incoronare’ per la premiership. Ora sta di fronte a noi la costruzione della coalizione, tema abbastanza assente a Montepulciano”.
Così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, si esprime sulle prospettive del centrosinistra in un’intervista rilasciata al Domani. “Sulla premiership, il Pd ha Schlein. Sarà la proposta di tutto il Pd. Se la coalizione non potrà o non vorrà accettare il criterio che il partito maggiore indica il nome, ci saranno le primarie. Ed io le auspico, a prescindere del cambio della legge elettorale- ha proseguito Bettini- Magari anche con un candidato delle liste civiche? Sì.
Tutto quello che sta emergendo da lì è degno di attenzione. Renzi è collocato nettamente all’opposizione. Da Onorato si espande un messaggio positivo. Occorre muoversi in modo molto concreto, dal basso, con vero spirito civico, evitando politicismi e manovre di vertice tese a cambiare la natura della coalizione. C’è un grande spazio per tutti dove confluire senza veti e comandi solitari”.



