Il Pd di Umberto Del Basso De Caro serra i ranghi, fa il punto sul tesseramento e si prepara alle Regionali. Lunedì c’è stato un incontro d’area nella sede dem di via Tagliamento: “Abbiamo registrato un ottimo risultato: la nostra area rappresenta più di un terzo dei tesserati alla federazione di Avellino (in tutto sono 2121 ndr)”, commenta De Caro.
L’ex sottosegretario alla infrastrutture e ai trasporti resta dunque un “azionista” di peso del Pd irpino. Sono espressione di De Caro, tra gli altri, il presidente provinciale dem, Gerardo Capodilupo, e la vice segretaria Adriana Guerriero.
La priorità sono intanto le regionali: “Dopo il 9 di aprile, una volta che la Corte costituzionale si sarà pronunciata sulla legge sul terzo mandato, il Pd irpino potrà cominciare a confrontarsi sui nomi da proporre nella lista di candidati per il consiglio regionale. Per il momento, ogni ragionamento è prematuro”, afferma De Caro. Che da giurista prevede che la Consulta molto probabilmente boccerà il terzo mandato. “Però sono certo che – continua – non si possa costruire nessuna alleanza né contro né senza De Luca, bisogna assolutamente trovare la quadra, altrimenti è un problema per il centrosinistra”.
E sul candidato di centrosinistra alla presidenza della Regione: “Un esponente dei 5stelle? Nessun problema”, afferma De Caro. “Basta che il candidato non sia un civico. Io provengo dalla vecchia scuola dei partiti, non credo nel civismo, perché significa tutto e il contrario di tutto. C’è bisogno di politica, di un candidato che sia espressione di un partito”.
Per quanto riguarda il congresso regionale del Pd, partito oggi commissariato sotto la guida del senatore Antonio Misiani, ci sarà, secondo De Caro, solo dopo le regionali mentre il congresso irpino è previsto per il prossimo anno, in primavera, alla naturale scadenza del mandato del segretario di Pizza.