AVELLINO – Viaggio a Roma per il candidato a sindaco Antonio Gengaro. Ha incontrato i vertici nazionali del Pd e, tra gli altri, Francesco Boccia e Piero De Luca, in vista dell’imminente presentazione delle liste: ha chiesto rassicurazioni sulla compattezza del partito e sull’unità di intenti di tutti i rappresentanti delle varie anime dem. E l’incontro sembra sia andato bene (in calce all’articolo riportiamo il comunicato stampa del Pd), anche perché era presente il consigliere regionale Maurizio Petracca, fin dal primo momento indicato dalla segreteria provinciale di Avellino come il titolare delle trattative elettorali.
Intanto, qui ad Avellino, si continua a registrare un certo attivismo del fronte degli amministratori uscenti, anche se si tratta di movimenti poco significativi, forse più orientati a gettare fumo negli occhi che mirati a reali intenzioni di azione politica: dopo aver fatto trapelare l’intenzione di candidare a sindaco l’ex assessore Marianna Mazza, spunta ora il nome di un altro papabile candidato, l’ex assessore Giuseppe Giacobbe. A rendere però poco concreta questa strada sarebbero le condizioni che lui avrebbe posto per accettare la candidatura: la ricandidatura di tutti gli uscenti e il sostegno da parte di D’Agostino e Petitto. Peccato però che D’Agostino sia già candidato alle Europee con Forza Italia e che Petitto sembra ormai muoversi in linea con le sue scelte regionali (e cioé con il centrodestra).
E veniamo proprio al centrodestra: il giorno del verdetto sul nome da candidare a sindaco viene puntualmente rinviato ormai da settimane. “Domani si saprà” è diventato quasi un mantra. Ripetuto all’infinito. Si rinvia a decisioni che dovrebbero prendere i vertici nazionali a Roma, ma poi si capisce che alla fine basta mettere d’accordo le anime provinciali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Solo che i primi, con la presidente Ines Fruncillo (anche lei candidata alle Europee), restano fermi sul nome di Modestino Iandoli e gli altri battono invece la strada civica e quindi sul nome di Rino Genovese. Con un contorno di nomi che spuntano e scompaiono nel giro di poche ore: prima una prestigiosa giudice della Cassazione, poi il notaio D’Amore, poi l’ex sindaco Enzo Venezia… Ora anche l’ex consigliere comunale Dino Preziosi. Nulla ci vieta di pensare che, visto che proprio stamattina passava di qua per un incontro all’Ite Luigi Amabile, abbiano chiesto una mano anche al magistrato che arrestò Michele Zagaria, Catello Maresca. “Domani sapremo”.
IL COMUNICATO DEL PD
“Si è svolto questo pomeriggio a Roma, presso il Senato della Repubblica, un incontro al quale hanno partecipato il consigliere regionale Maurizio Petracca, il candidato sindaco del campo largo di Avellino, Antonio Gengaro ed i rappresentanti della dirigenza nazionale del Pd. In particolare erano presenti il senatore Francesco Boccia e il deputato Piero De Luca.
Il confronto, che si è svolto in una clima di serenità ed in maniera costruttiva è stato utile per ribadire l’importanza strategica dell’appuntamento elettorale di Avellino, unico capoluogo della Campania chiamato al voto, per puntualizzare alcuni punti programmatici emersi dall’importante lavoro di elaborazione e scrittura portato avanti in oltre un anno da tutte le forze che hanno dato vita allo schieramento che oggi sostiene la candidatura di Antonio Gengaro a primo cittadino di Avellino. Si è poi passati a definire anche alcuni aspetti organizzativi della campagna elettorale”.
“Ormai – ha dichiarato al termine dell’incontro il consigliere regionale Petracca – entriamo nel vivo della fase elettorale che ci condurrà prima alla presentazione delle liste e poi alla campagna elettorale vera e propria. L’incontro di oggi a Roma, nel corso del quale c’è stato anche un approfondimento dedicato all’importante appuntamento con le Europee, è stato utile per serrare le fila intorno allo schieramento messo in piedi ad Avellino e che gode del sostegno dei livelli nazionale, regionale e provinciale del Partito Democratico. Siamo impegnati, insieme alle altre forze politiche e alle espressioni della società civile che animano il campo largo, ad affermare una visone di città che sia finalmente all’altezza della storia politica, sociale e culturale di Avellino”.