“In un Paese normale oggi non ci troveremo in questa situazione e un minimo di buon senso avrebbe evitato l’ennesima mortificazione delle istituzioni. Qual è la fotografia che ci rimane dell’Aula? La ministra Santanchè è stata abbandonata dalle forze di maggioranza ad eccezione di Fdi con una difesa d’ufficio. Il governo è spaccato in un’ora buia.
Santanchè chiese le dimissioni dei ministri Provenzano, Speranza, Lamorgese e di altri ministri e il paragone delle motivazioni sono a dir poco risibili rispetto ai motivi per cui oggi siamo in Aula”. Così il deputato dem Toni Ricciardi intervenendo in Aula sulla mozione Santanchè. “Ma – continua il vicepresidente del Gruppo Pd – la domanda che vorrei fare non è a lei ministra ma a Giorgia Meloni: perché il ministro Sangiuliano è stato invitato a dimettersi e la stessa cosa non avviene con Santanchè? Esistono leve di ricattabilità che la ministra del Turismo può vantare a differenza di Sangiuliano?
Domande retoriche perché il governo tace. Una valanga sta per travolgere il governo per la sua non credibilità crescente in tutti i dati macro-economici”. “Meloni è ricattata da Santanché? Non ha forza di pretendere le dimissioni di una ministra che imbarazza il governo, il suo partito e tutte le istituzioni. Sta difendendo l’indifendibile, si tolga dall’imbarazzo e chieda dimissioni di Santanchè”.