“Ripartire dal pensiero di Rita, dalla consapevolezza della necessità di salvaguardare il suolo e contrastare ogni forma di speculazione edilizia. Ogni anno sono sacrificati in maniera irreversibile migliaia di ettari. Questo libro rappresenta un testamento e insieme una proposta di lotta con l’obiettivo di valorizzare questo bene prezioso”. A sottolinearlo Michele Buonomo della direzione nazionale di Legambiente nel corso della presentazione del volume di Rita Sciscio “La disciplina del suolo”. Un incontro che è anche un modo per rendere omaggio all’attivismo di Rita, già Assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica al Comune di Avellino e consulente del Gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle in Regione Campania. Buonomo sottolinea come la città che sognava Rita “era una città che riprende il pensiero femminile, basata sull’equilibrio tra il costruito e il naturale, con tanti parchi urbani e spazi per anziani e bambini”.
Per una nuova cultura del suolo, ripartire dalle battaglie di Rita per frenare speculazioni edilizie e costruire una città a misura di tutti
E’ l’onorevole Felicia Gaudiano a ricordare l’attenzione speciale di Rita Sciscio “coordinatrice del gruppo territoriale di Avellino per la sua città, per la tutela dell’ambiente e del suolo, temi ai quali ha dedicato passione, competenza e impegno. Per noi, la salvaguardia dell’ambiente rappresenta una vera e propria fonte di ricchezza, non solo materiale ma anche culturale e civica. Siamo qui, grazie al suo esempio, per continuare a promuovere questi valori e portare avanti le battaglie che lei ha iniziato. Malgrado norme e regolamenti diventa difficile mettere un freno alle speculazioni edilizie che finiscono per causare disastri naturali, come frane, smottamenti, alluvioni. Ci troviamo di fronte a incongruenze e storture che continuano a provocare danni”. Ed è forte l’emozione quando legge la lettera a lei indirizzata sottolineando il suo impegno per gli ultimi e “il tentativo di rifuggire ciò che sembrava superfluo. Il suo ricordo deve farci da guida”. Il vicepresidente del Senato Mariolina Castellone spiega come questo libro “è un ultimo dono di Rita che ha dato la vita per la sua comunità. Il suo non era mai un no a prescindere, sapeva che si può dire si tutelando la vita, di qui la proposta di legge regionale contro il consumo di suolo a cui stava lavorando. Per Rita, prima di concedere qualsiasi permesso di edificazione era necessario valutarne l’impatto ambientale. Oggi, invece, ci troviamo di fronte a norme come il SalvaMilano che consentono di smantellare piccoli edifici per costruire grattacieli e infine condonarli”. Il deputato Michele Gubitosa ricorda come “Rita è stata una grande componente e attivista del Movimento 5 Stelle e in linea con i principi del movimento, sempre attenta alle emergenze legate all’ambiente. Siamo qui per presentare un suo libro e che contiene le le sue idee, le sue proposte che ancora oggi sono di grande importanza. Una battaglia che inevitabilmente il Movimento 5 Stelle porterà in questa campagna elettorale delle regionali. L’ambiente è sempre stato un tema caro al Movimento 5 Stelle. Oggi dobbiamo fare i conti con negazionisti del cambiamento climatico. A smentirli le catastrofi naturali che si ripetono con crescente frequenza”.
E’ il consigliere regionale Vincenzo Ciampi a sottolineare come “Dobbiamo ricordare Rita Sciscio per il suo impegno civico e sociale, per la sua disponibilità verso la città di Avellino e il Movimento 5 Stelle. L’occasione nasce da uno studio condotto su una materia a lei particolarmente cara: l’ambiente e l’urbanistica. Non intendiamo, dunque, commemorare, ma piuttosto rievocare la figura pubblica, civile e sociale di Rita Sciscio, che ha profondamente amato questa città, ha creduto nel Movimento 5 Stelle e si è spesa con dedizione per entrambi”. Ricorda il contributo prezioso “come assessora nella mia giunta, in una stagione politica per noi significativa, della quale siamo orgogliosi. Riconosco che le fu affidato un compito forse troppo gravoso: due assessorati, quello all’Urbanistica e quello ai Lavori Pubblici. Si trattava, effettivamente, di un incarico impegnativo, nella Avellino del 2018, segnata da numerose opere incompiute. Mi limito a citare alcuni esempi: il Mercatone, il tunnel di Piazza Libertà, la metropolitana leggera, la Dogana. E non posso dimenticare il suo impegno per l’apertura del ponte della Ferriera, avvenuta pochi giorni dopo l’insediamento della giunta, così come l’apertura della Bonatti. Vogliamo ricordarla: la Rita Sciscio che si è adoperata concretamente per la città”. Spiega come “il suo volume rappresenta uno studio non solo tecnico ma anche culturale: una riflessione sulla necessità di una nuova “cultura del suolo”, contro l’identificazione cieca tra sviluppo e consumo del territorio. È un tema estremamente rilevante per l’Irpinia, ma ancor più vitale per le aree densamente popolate del Napoletano e della città metropolitana, dove sorgono zone protette come quelle alle pendici del Vesuvio. Pensiamo, ad esempio, alla situazione attuale di Pozzuoli: tutte le ipotesi sono in campo e non sappiamo se quell’area potrà mantenere l’attuale densità abitativa. In un contesto simile, e con riferimento all’Irpinia e al suo dissesto idrogeologico, appare evidente quanto la tutela del suolo e l’attenzione a questo aspetto siano di cruciale importanza per avviare una seria pianificazione e programmazione del governo del territorio”. Commosso anche il ricordo del consigliere comunale Antonio Aquino “Rita non sapeva agire se non in maniera sostenibile, era aperta al dialogo e consapevole come la questione dell’uso del suolo fosse cruciale anche per la regolamentazione degli spazi sociali”. A portare un contributo alla riflessione anche i consiglieri regionali Cammarano e Saiello, l’attivista Sara Spiniello e l’urbanista Pio Castiello.