Arriva da Caudio Petrozzelli, esponente del Pd e consigliere comunale di Cesinali una dura nota sull’inchiesta della Procura di Avellino sulle gare di appalto al Comune “Quanto sta accadendo ad Avellino nelle ultime settimane traccia un quadro potenzialmente inquietante dello stato di salute delle istituzioni. Non spetta certo a me valutare la veridicità dei vari capi d’accusa contestati nei procedimenti di indagine avviati a carico di dirigenti pubblici, politici e altre personalità che a vario titolo si sarebbero prestate ad una condotta penalmente rilevante. Non si può però tacere di fronte a quelle che sono le responsabilità politiche. I reati contestati (dalla turbativa d’asta per il Summer Fest, all’associazione a delinquere sugli appalti pubblici fino alla querelle del concorso per vigili urbani) sono di una gravità tale che farebbero pensare ad un modus operandi ben rodato che nel corso di questa consiliatura avrebbe inciso in maniera importante sulla gestione della cosa pubblica.
Le delibere non ancora pubblicate (comprese anche quelle riguardanti Eurochocolate) lasciano più di un dubbio sull’operato dell’amministrazione Festa. In questo quadro di incertezza su quello che accadrà nei prossimi mesi, emerge la necessità di presentare alla città un’alternativa”.
Petrozzelli ribadisce che “Nel caso venissero confermati i capi d’accusa, Gianluca Festa dovrà assumersi tutte le responsabilità del caso, mi sembra ovvio. Il mio partito e tutti coloro che contestano l’operato della maggioranza di questi cinque anni hanno però una responsabilità, se vogliamo, maggiore. Ridare alla città fiducia e speranza costruendo un’alternativa valida e seria. A diverse fughe in avanti che leggo, soprattutto sui social, da parte di qualche personaggio che più che da politico si comporta da servo della gleba, vorrei che venisse contrapposto il senso di responsabilità dei dirigenti locali e dei soggetti che a vario titolo hanno un ruolo tale da influenzare il tavolo che negli ultimi mesi si è riunito per lavorare ad un programma comune. Non ci può essere un’alternativa per la rinascita della città senza una volontà politica che riesca a far restare coese anche anime che tra loro possono avere qualche differenza. Non riuscire a costruire un progetto contrapposto a questa deriva amministrativa sarebbe un fallimento. Chi sarà complice di un fallimento dovrà assumersi tutte le responsabilità politiche del caso. Mi sembra ovvio”.