Il Polo Logistico fungerà da scalo merci, servirà la Stazione Hirpinia e sarà il centro strategico di interscambio con il territorio circostante. Tuttavia, la costruzione dell’opera non è ancora iniziata, se parlerà probabilmente nel 2026.
“C’è un ritardo dovuto a un’inerzia, diciamo a un rallentamento, nella programmazione”, ammette il sindaco di Ariano. “Lo stralcio della Piattaforma Logistica dal Pnrr – ricorda – è stato causato proprio dalla mancanza di collaborazione di Ferrovie dello Stato, che in quanto soggetto attuatore deve pianificare, programmare e realizzare l’opera”.
Ma i fondi oggi ci sono, giusto?
Grazie alla Regione Campania abbiamo ottenuto il finanziamento per la Piattaforma Logistica: 132 milioni di euro dai Fondi di Sviluppo e Coesione.
E allora?
Si tratta di accelerare e recuperare il tempo perduto. Dobbiamo fare in modo che quando la Stazione Hirpinia sarà realizzata, la Piattaforma Logistica possa essere inaugurata al massimo entro un anno.
Cosa manca ancora per cominciare a lavorare a questa struttura?
Il progetto di fattibilità di RFI.
Altro?
Il grande nodo da sciogliere è anche il riammagliamento viario intorno alla Stazione Hirpinia e alla Piattaforma Logistica. Tra l’altro manca una strada di accesso diretta alla Stazione.
Quanto tempo per programmare tutto il lavoro?
È un lavoro in fase di ultimazione, che stiamo portando avanti insieme alla Regione Campania. Lo strumento è il masterplan di pianificazione, che coinvolge 28 comuni con Ariano come capofila. Io sono il coordinatore: il presidente della Regione De Luca, con un decreto presidenziale, mi ha conferito questo importante incarico. Con l’assessore regionale all’Urbanistica, Bruno Discepolo stiamo lavorando in sinergia per individuare le priorità legate al riammagliamento viario primario.
Cosa accadrebbe se la Stazione Hirpinia venisse realizzata senza la Piattaforma Logistica?
Sarebbe una situazione simile a quella che vediamo ad Afragola. La Stazione Hirpinia senza il Polo Logistico sarebbe isolata, depotenziata, sarebbe un’infrastruttura che non rafforzera il tessuto produttivo già presente sul territorio. Vede, noi seguiamo una logica opposta rispetto a quella della Snai– Sistema Nazionale Aree Interne –: loro partono dalle criticità per inseguire lo sviluppo, mentre noi puntiamo dalle potenzialità”.