Esultano ristoranti e agriturismi del territorio. E il solito boom di presenze in tutte le strutture della provincia in occasione di Pasqua e Pasquetta. Dal Terminio al Laceno, dall’Alta Irpinia all’arianese la gita fuori porta con un pranzo all’insegna di natura e tradizione si conferma il rito più amato del lunedì in Albis non senza qualche disagio per il traffico sulle arterie principali. Anche se sono gli stessi ristoratori a parlare di un numero di gitanti inferiore a quello degli anni passati. La conferma arriva dal titolare del Boschetto di Serino: “C’è stato il pienone ma non è mancata qualche disdetta dell’ultimo minuto, probabilmente a causa delle condizioni metereologiche. Il tempo è stato clemente ma le temperature un po’ rigide. I gitanti della Pasquetta arrivano da Napoli e provincia e da Salerno, pochi dall’Irpinia, chiedono cibo genuino e di qualità e un buon rapporto qualità prezzo. Malgrado i rincari sulle materie prima abbiamo cercato di mantenere inalterati i prezzi ,con una spesa media per un menù completo di 40 euro. Non sono mancati i piatti della tradizione, dall’agnello alla minestra maritata. Tuttavia, la crisi si sente, da gennaio a marzo abbiamo lavorato a giorni alterni, quasi esclusivamente nei fine settimana. Confidiamo nel 25 aprile e nel ponte del primo maggio. Rispetto al passato sono molte di meno le comitive con figli che si muovono”
Dal ristorante Lo Spiedo sul Laceno sottolineano come “Il tempo ci ha aiutato. La temperatura era mite, la giornata soleggiata, abbiamo avuto un bel numero di presenze ma l’impressione è che i gitanti sul Laceno fossero inferiori allo scorso anno, probabilmente a causa delle previsioni iniziali che parlavano di pioggia e hanno scoraggiato qualcuno dal mettersi in auto. In tanti sono arrivati dal napoletano e dalla Puglia, oltre che dall’Irpinia, soprattutto famiglie quest’anno. Abbiamo proposto i piatti della tradizione bagnolese, funghi e tartufi insieme alle specialità della Pasqua quale la minestra maritata e la carne alla brace per una spesa media di 35 ora. Da tre anni cerchiamo di mantenere i prezzi inalterati per andare incontro alle difficoltà delle famiglie. Fino ad ora la stagione è stata altalenante con una bellissima nevicata a inizio gennaio che faceva ben sperare, a cui però non sono seguite altre. Sono mancate le domeniche con la neve che sono un’attrattiva per le famiglie, soprattutto per quelle con bambini. Sono convinto che il Laceno abbia bisogno di un’offerta alternativa alla neve che possa incoraggiare gli appassionati di natura a trascorrere una giornata sull’altopiano per godersi appieno la montagna”.
Bene anche l’afflusso alle tradizionali mete di scampagnate, dal Terminio al Laceno e ai luoghi d’arte aperti al pubblico, dal parco archeologico di Avella alla torre di Summonte, dagli scavi di Aeclanum all’abbazia di Montevergine, fino al Museo di Bisaccia, a conferma di come cresca la richiesta anche in direzione di un turismo culturale e religioso, con sempre più irpini che scelgono di andare alla scoperta del territorio. Grande partecipazione anche per i riti del Volo dell’Angelo di San Mango e Pratola Serra.