“Il Pnrr fin qui non è stato uno strumento utile per lo sviluppo e la crescita delle piccole comunità, in quanto non sono state raccolte le esigenze dei sindaci e delle amministrazioni comunali. Le risorse sono state assegnate attraverso bandi non attinenti con le esigenze dei comuni, poiché sono stati costruiti nel segreto delle stanze romane e da una burocrazia distante da chi vive tutti i giorni i municipi e conosce i problemi dei cittadini”. A sottolinearlo il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, partecipando al confronto organizzato dal locale circolo di Fratelli d’Italia su “Pnrr: risorse per la crescita delle aree interne”, a cui ha preso parte il presidente del Comitato della legislazione di Palazzo Madama, Domenico Matera.
“Siccome si tratta di risorse a debito, in quanto dovranno essere restituite all’Europa, sarebbe stato opportuno consultare i territori e comprendere le esigenze specifiche dei territori. Nella mia comunità mancano le fogne e la rete del gas in alcune frazioni, ma attraverso il Pnrr non siamo riusciti ad inserire queste esigenze di infrastrutturazione primaria, perché non ci sono stati bandi che consentivano tali opere pubbliche”.
Per il senatore Domenico Matera “i cinque stelle e l’ex premier Giuseppe Conte hanno illuso i cittadini, infatti non hanno mai chiarito che il Pnrr si compone di 121 miliardi di debiti da restituire all’Europa. Altri paesi europei hanno preso solo quella parte di risorse a fondo perduto. Certamente in queste nazioni saranno realizzate meno opere, ma non hanno contratto debiti”. Secondo il senatore della provincia di Benevento “abbiamo perso una grande occasione per l’ammodernamento infrastrutturale delle aree interne”, e rivolge un appello alla classe dirigente ad “evitare una guerra tra Sannio ed Irpinia sulla piattaforma logistica in Valle Ufita, diversamente si potrebbero penalizzare ancora le aree interne”. Ed in conclusione il senatore esponente del partito del premier Meloni chiosa “se le risorse del Pnrr saranno spese il merito sarà innanzitutto degli Enti locali che, nonostante le tante difficoltà, assenza di personale e complessità dei bandi, sono stati capaci si produrre progetti e candidare a finanziamento opere credibili per la crescita e lo sviluppo del territorio”.