Grottaminarda. Si avvicina il giorno della verità. Mercoledì prossimo, 31 maggio, ci sarà un incontro a Roma, presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, con i sindaci della valle dell’Ufita e con altri rappresentanti delle istituzioni che, da mesi ormai, stanno discutendo dei contrattempi che investono la piattaforma logistica dell’alta Capacità Napoli-Bari.
Il circolo Pd di Grottaminarda, attraverso le parole del segretario Nicola Cataruozzolo, per mantenere ancora alta l’attenzione rivolge un nuovo appello ai cittadini, alle forze politiche, sindacali e padronali. Rivolgendo, a tutti, rivolge una domanda:”E’ meglio un uovo oggi che la gallina domani?”.
“Non possiamo correre il rischio di perdere i fondi del PNRR, sono trascorsi 16 mesi dal finanziamento dei 26 milioni di euro per implementare la Zona Zes in Valle Ufita e si corre ancora dietro RFI (Italferr) soggetto attuatore inadempiente perché incapace di tirar fuori un progetto”.”In questi mesi abbiamo assistito ad una tiritera invereconda- si legge nel documento, apparso sui social, dei dem-artatamente messa in piedi da un gruppo di pressione, politico, tecnico e padronale, per confondere le idee inseguendo una chimera. E’ giunta l’ora di dire basta a questo stillicidio con una proposta chiara e realizzabile anche in seguito alla recente osservazione alla variante PUC del comune di Ariano Irpino, presentata dall’ Associazione “Voce di Aeclanum”. Per il segretario dem di Grottaminarda” niente è perduto, ma non facciamo confusione e scindiamo le questioni. Per il polo logistico nella Zes di Valle Ufita sono disponibili 26 milioni e vanno utilizzati con inizio lavori entro il 31 dicembre 2023.
Per la piattaforma logistica intorno alla stazione Hirpinia ci vogliono circa 90 milioni per realizzarla e il relativo finanziamento è al di là da venire.
Quindi scindiamo le azioni da intraprendere, al governo chiediamo quello che ci spetta:
1) Estromettere subito RFI, quale soggetto attuatore, per inadempienza
2) Affidare a Giosy Romano quale commissario di governo per le zone Zes, la progettazione e il relativo appalto con procedura d’urgenza per velocizzare i lavori del Polo logistico nella zona Zes di Valle Ufita.
In tutti gli incontri pubblici è stato ribadito che siamo finiti in un vicolo cieco di qui l’invito alle forze politiche, istituzionali e associazioni sindacali e padronali ad attenersi al rispetto dei dettami normativi previsti dal D.M. n.492/2021
Anche perchè il citato finanziamento di 26 milioni concesso dal governo Draghi è vincolato alla Zona Zes di Valle Ufita come è stato chiesto dall’intesa delle forze istituzionali e associative e rispecchia appieno le esigenze del territorio.
Inoltre è utile ribadire che i fondi del PNRR devono rispettare tempi e modalità di esecuzione in quanto rientrano nel programma di investimenti che l’Italia ha presentato alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU.
Infine un altro motivo più importante per implementare la Zona Zes di Valle Ufita è quello di cogliere l’occasione che davvero si può aprire una nuova stagione per le politiche di sviluppo del Mezzogiorno. Per attrarre investimenti collocando nuove aziende da rendere immediatamente operativo fruibile, un laboratorio, dove si sperimentano modelli, a partire dalla semplificazione burocratica. Solo così si potrà creare occupazione e porre fine allo spopolamento.
La zona Zes di Valle Ufita è urbanizzata da tutti i punti di vista ed è attigua all’area industriale.
Il futuro occupazionale del territorio è legato agli investimenti delle industrie private attratte dagli ulteriori servizi da realizzare con i citati finanziamenti. I benefici destinati alle imprese che scelgono di insediarsi in una ZES non sono solo di carattere economico ma sono accomunati dagli obiettivi politici di attrarre investimenti diretti esteri (IDE)
Contestualmente se il governo tiene a cuore come tutti noi le sorti di una piattaforma logistica integrata reperisca i fondi occorrenti senza fare “ammuina”. Noi non andiamo con il cappello in mano da nessuno”.
N.B. a sinistra in alto la zona agricola acquitrinosa intorno alla Stazione Hirpinia e a destra in basso la zona Zes di Valle Ufita urbanizzata e da implementare per attrarre industrie e creare posti di lavoro.