Nel corso dell’udienza preliminare, celebrata stamattina, davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avellino a carico dei fratelli Antonio ed Emanuele Aufiero, ex sindaci di Pratola serra difesi dall’avvocato Alberico Villani e imputati insieme ad altre 14 persone per reati di turbativa d’asta, corruzione elettorale e accesso abusivo ai sistemi informatici, il pubblico ministero Cecilia De Angelis ha appoggiato la richiesta delle difese di trasmettere il fascicolo alla Procura di Napoli.
Dichiarata l’incompetenza funzionale: gli atti, dunque, passano al capoluogo partenopeo. Il GUP del Tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone, ha accolto l’eccezione di competenza funzionale sollevata dalla difesa di Emanuele Aufiero, rappresentata dall’avvocato Alberico Villani. Di conseguenza, ha disposto che la competenza per il procedimento, che coinvolge anche l’ex sindaco Antonio Aufiero e altri quindici indagati, spetti al Tribunale di Napoli.
La Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano – alla fine di giugno – ha proceduto alla notifica di due distinti “Avvisi di conclusione delle indagini preliminari ed Informazione di garanzia”, emessi – rispettivamente – dalla Procura della Repubblica di Napoli e dalla Procura della Repubblica di Avellino nei confronti di 16 persone.Entrambi i provvedimenti sono stati emessi a conclusione di una articolata attività investigativa condotta dai militari della predetta Compagnia e coordinata dai due Uffici Giudiziari, che ha permesso di fare luce, compatibilmente con la fase del procedimento penale, sull’amministrazione del comune di Pratola Serra nel periodo in cui i fratelli Emanuele ed Antonio Aufiero ricoprivano le cariche di sindaco e Presidente del Consiglio Quest’ultimo è stato successivamente sciolto nell’ottobre 2020 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per presunte infiltrazioni anomale.
Secondo gli elementi raccolti, tra il 2019 e il 2020, l’amministrazione comunale avrebbe assegnato appalti pubblici senza gara e senza copertura finanziaria. Inoltre, sarebbero stati promessi vantaggi in cambio di voti durante le elezioni regionali del settembre 2020.
Le indagini hanno consentito di raccogliere significativi elementi che inducono a ritenere – allo stato delle acquisizioni e fatti salvi gli sviluppi ulteriori- che gli ex amministratori del comune di Pratola Serra – nel biennio 2019-2020, attraverso patti verosimilmente corruttivi – avevano affidato appalti pubblici in assenza di gara e di copertura finanziaria, ovvero promesso utilità in cambio di voti per le elezioni regionali svoltesi a settembre 2020.
Il Gup aveva anche ammesso la costituzione di parte civile del Comune di Pratola Serra, individuato come parte offesa nel procedimento, rappresentato dall’avvocato Giovanni Rizzi Ulmo. Al processo è stata ammessa come parte civile anche Sos Impresa, rappresentata dall’avvocato Francesco Saverio Pugliese. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Alberico Villani, Enrico Matarazzo, Angelo Polcaro, Fernando D’Amore, Ennio Napolillo, Claudio Frongillo, Teodoro Reppucci, Annibale Schettino, Gaetano Manzi, Sabino Farese, Alfonso Egidio, Daniela Lepore, Carmelina Aurillo, Raffaele Tecce, Nello Pizza.