Il tribunale di Avellino, ha respinto il ricorso contro l’elezione di Nicola Silano, consigliere comunale di Pratola Serra e difeso dall’avvocato Giuseppe De Pasquale. L’Ente comunale è stato rappresentato dall’avvocato Tullio Giosuè Rizzi Ulmo. La prima sezione del tribunale di Avellino
presieduta e dal giudice Raffaele Califano, ha dichiarato infondate le accuse mosse dai consiglieri di minoranza, che hanno ritenuto infondata e insussistente la causa di ineleggibilità invocata dai consiglieri di minoranza
I consiglieri Aufiero Antonio, Capone Angelo, Galdo Armando e Fabrizio Graziano – avevano contestato l’elezione di Silano, affermando che quest’ultimo non avrebbe potuto candidarsi in quanto destinatario di una condanna penale irrevocabile per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, previsto dall’art. 316-ter del Codice Penale.
La difesa di Silano, supportata dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Avellino, ha ribattuto che la condanna riguardava il tentativo di reato e non il reato consumato. La differenza è stata ritenuta determinante dal Tribunale, in quanto la legge n. 235 del 2012, che disciplina i casi di incandidabilità per condanna penale, prevede che solo la commissione del reatop e non il tentativo, sia causa di ineleggibilità.
Il Tribunale ha stabilito che l’ineleggibilità di Silano non sussiste, in quanto il tentativo del reato contestato non è incluso tra quelli che la legge prevede come ostativi alla candidatura. Di conseguenza, anche la richiesta di invalidare i risultati elettorali è stata respinta. La decisione ha così confermato la piena legittimità del consiglio comunale attualmente in carica. quattro consiglieri di minoranza, difesi dall’avvocato Angelina Scala, sono stati anche condannati a pagare le spese del giudizio liquidate in euro 7.600,00 per compenso di difesa, sia per Silano Nicola, ed in pari misura per il Comune di Pratola Serra e per il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Avellino.