Arriva dai vescovi irpini, dal vescovo di Benevento Felice Accrocca al vescovo di Ariano Sergio Melillo, l’invito a pregare per Papa Francesco, nel momento in cui la sua salute appare sempre più precaria. “Carissimi, siamo stati insieme a Roma, giorni fa, – scrive Accrocca – per celebrare il nostro Giubileo diocesano e passare insieme attraverso la Porta Santa, riaffermando – in tal modo – la nostra sincera volontà di conversione: il Signore ci dia ora la forza per mettere in pratica i nostri buoni propositi. Sabato 15 febbraio abbiamo vissuto davvero una bella esperienza comunitaria; sarebbe stata ancora più bella se avessimo potuto, com’era in programma, partecipare anche all’udienza con il Santo Padre. Purtroppo Papa Francesco il 14 febbraio è stato ricoverato al Policlinico “Agostino Gemelli” per una degenza che non sappiamo quanto sarà lunga, stante il quadro di complessità delle sue condizioni di salute”.
Una lettera “on solo per ringraziarvi della splendida giornata che tutti voi mi avete donato, ma anche per sostenervi nell’azione di preghiera che – ne sono certo – avete già avviato, sin dall’inizio, a favore del ristabilimento della salute di Papa Francesco. Preghiamo intensamente per il Papa! Lui ce lo chiede sempre, in ogni occasione, tanto più in questa. Imitiamo la Chiesa delle origini. Sappiamo infatti che, «mentre Pietro era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui» (At 12,5)”
A rilanciare il vescovo Melillo “Vi scrivo con il cuore di padre e di fratello per chiedervi di unirvi in preghiera per il nostro Santo Padre Francesco, che – come vi è noto – sta attraversando un momento di fragilità nella sua salute. Sappiamo quanto il Papa porti nel cuore la Chiesa intera e quanto si doni instancabilmente per il Vangelo e per ciascuno di noi. Egli porta sulle spalle il peso della Chiesa universale, donandosi senza riserve al servizio del Vangelo e di ogni uomo. Oggi è il momento in cui possiamo restituirgli almeno una parte di questo amore, sostenendolo con la nostra preghiera. Tocca a noi restargli vicino con la nostra preghiera, chiedendo al Signore di sostenerlo, confortarlo e donargli la forza di continuare a guidare il popolo di Dio. «Noi cattolici dobbiamo pensare che, dopo Dio e nostra Madre la Vergine Santissima, nella gerarchia dell’amore e dell’autorità viene il Santo Padre» (San Josemarìa Escrivà, La Chiesa nostra Madre, 20).
Di qui l’invito “a celebrare nelle vostre comunità una Santa Messa speciale per lui, coinvolgendo anche i fedeli nella preghiera comune. Che possa sentirsi sorretto dall’affetto e dalla fede di tutta la Chiesa. Vi ringrazio di cuore per la vostra generosità e per il vostro servizio alla Chiesa. Siamo una famiglia e, come in ogni famiglia, quando un padre è provato, i figli si stringono attorno a lui con affetto e sostegno. Vi benedico di cuore e vi affido alla protezione materna della Vergine Maria, Madre”