Una denuncia nei confronti di Gasparri per diffamazione. E’ quella che ha presentato don Vitaliano Della Sala all’indomani dei commenti rivolti dal capogruppo Forza Italia al prete di Capocastello, sulla vicenda del presepe senza San Giuseppe allestito nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, in cui campeggiavano due Madonne. L’obiettivo, aveva ribadito don Vitaliano, era quella di sensibilizzare le coscienze dei cittadini e della stessa chiesa sul tema dei diritti delle famiglie diverse da quella tradizionale. “La realtà – aveva spiegato don Vitaliano – è che oggi ci sono altri tipi di famiglie. Negli oratori, al catechismo, arrivano bambini figli di divorziati, di single, ma anche di coppie gay. E noi li dobbiamo trattare tutti allo stesso modo, con rispetto. D’altra parte è lo stesso Papa Francesco a dire che la Chiesa non deve escludere nessuno. Nel mio presepe ho voluto mettere una coppia arcobaleno perché anche loro sono un tipo di famiglia. Non c’è più una famiglia tradizionale. E dobbiamo tenerne conto perché – ribadisce – Gesù Cristo si incarna pure per loro”.
Gasparri non aveva esito a parlare di atto blasfemia, esortando don Vitaliano a parlare di diritti e inclusione. “Un gesto che lascia sgomenti – aveva tuonato Gasparri – è l’ennesimo atto di vera e propria blasfemia, con la rimozione di San Giuseppe e, dobbiamo immaginare, evidenti allusioni nei confronti della Madonna, così come d’altronde siamo abituati a vedere in molti cortei che rivendicano diritti e tolleranza dimenticando però di rispettare il mondo cattolico – prosegue il capogruppo in Senato di Forza Italia – Rifletta anche su questo il parroco della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e si dedichi ai diritti e all’inclusione senza cadere nelle facili provocazioni che offendono le sensibilità di tutti noi e che non hanno nulla a che vedere con la sua missione”. “Le sue parole – spiega don Vitaliano – rappresentano un oltraggio alla mia persona, di qui la scelta di denunciarlo, affidandomi all’avvocato Gianfranco Jacobelli”. Ad intervenire, intanto, è stato anche il Vaticano. Questa mattina la telefonata del cardinale Zuppi per chiedere a don Vitaliano di passare sopra l’accaduto e ritirare la denuncia. Da parte sua il prete irpino ha ribadito la sua posizione “Pronto a ritirarla se mi chiederà scusa. Mi sono sentito offeso, le parole vanno pesate”