Aria di tensione al Comune di Atripalda. Un insistente tam tam su due presunte inchieste su procedimenti amministrativi, il battage sui social, e per il sindaco Paolo Spagnuolo è necessario dare tutte le spiegazioni del caso.
«Nessuno è a conoscenza di due inchieste, nè da parte degli uffici nè della parte politica – dice il primo cittadino». La notizia è che la Guardia di Finanza di Avellino ha fatto richiesta di documenti, su delega della Corte dei Conti. «Ma si tratta di documenti tutti pubblicati sulle sezioni trasparenza sia del Comune che della società in house Acm», sottolinea il sindaco, che aggiunge:«La richiesta della Guardia di Finanza è avvenuta sulla base di un esposto sottoscritto da una persona che al momento è sotto processo per diffamazione, su querela presentata da me e dal vicesindaco Landi».
Il sindaco aggiusta il tiro anche su un’altra illazione che sta circolando, secondo cui sarebbero state confermate anche le accuse in base a quell’esposto: «E’ falso – perché i documenti richiesti e preparati dagli uffici non sono stati ancora ritirati, dunque l’attività di approfondimento non è ancora iniziata. Anzi, auspico che avvenga presto, perché siamo certi della linearità e della legittimità del nostro lavoro e degli uffici che si sono mossi su nostro indirizzo».
Il sindaco di Atripalda dà la sua lettura dei fatti: «E’ questo il tentativo di una opposizione frustrata che, di fronte all’attività amministrativa effettuata in due anni, non riesce a fare opposizione sugli atti amministrativi e cerca degli escamotage». Con l’avvertimento a chi dovesse «abusare dei social»: i leoni da tastiera, anche quelli sono a rischio di querela- fa sapere il sindaco nel suo intervento, «perché non si può contribuire ad inquinare l’immagine di persone serie e oneste, e di una comunità altrettanto seria ed onesta».