Sono ritornati tra i banchi i quasi 45.000 studenti d’Irpinia. A ripartire le attività didattiche in quasi tutte le scuole, fatte eccezione per quelle dei Comuni, poco più di dieci, in cui l’emergenza idrica ha costretto i primi cittadini a firmare un’ordinanza sindacale di chiusura. A rassicurare a riguardo la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Fiorella Pagliuca che promette massima attenzione sul tema, per cercare di risolvere l’emergenza e garantire una regolare ripartenza delle scuole. Ed è positivo il bilancio della prima giornata con studenti emozionati e curiosi, organici quasi al completo, con ben due bollettini di nomina, a cui ne seguirà un terzo, in attesa degli spezzoni che dovranno essere assegnati dai singoli istituti. Da completare anche le nomine dei collaboratori Ata, all’indomani delle richieste di numerosi istituti di un numero aggiuntivo di unità per garantire la vigilanza. Resta qualche criticità legata al solito algoritmo che, nel momento in cui le comunicazioni delle scuole sono errate, malgrado il lavoro dell’Ufficio Scolastico Provinciale, rischiano di penalizzare notevolmente i docenti precari, assegnando loro sedi più scomode di quelle spettanti loro sulla base della graduatoria. Un ritorno, quello tra i banchi, segnato dal solito traffico, nelle aree in cui è presente il maggior numero di scuole, da via Morelli e Silvati a piazza Garibaldi. Intanto, negli istituti superiori da quest’anno non sarà più possibile usare il cellullare in classe. La normativa prevede pochissime deroghe: l’utilizzo rimane consentito esclusivamente agli studenti con bisogni educativi speciali inseriti nei PEI e PDP, per motivate necessità personali autorizzate e negli indirizzi del settore tecnologico quando il dispositivo risulti “strettamente funzionale” al progetto formativo.
Ogni scuola si sta preparando a gestire il cambiamento, chi con la scatola sulla cattedra, chi con gli armadietti, sia per la logistica che per le sanzioni disciplinari, che potrebbero arrivare fino alla sospensione per gli studenti che violano il divieto. Anche se sono proprio gli studenti a dirsi poco preoccupati, in tante scuole erano già abituati a non usare il cellulare durante le lezioni anche se sanno bene che ormai, dopo le disposizioni del ministro, la tolleranza sarà pari a zero. Stretta anche sul voto in condotta. Il 6 in comportamento, contrariamente al voto di tutte le altre discipline, non porterà alla promozione a giugno: lo studente con il 6 dovrà guadagnarsi l’accesso alla classe successiva facendo un esame di riparazione a settembre nel quale discuterà una “tesina” su un argomento di educazione civica su un argomento scelto dal collegio dei docenti.re comunque tenuto a scuola a svolgere attività di volontariato. Cambia anche l’esame di stato, con una modifica allo svolgimento della prova orale: solo quattro materie scelte a gennaio dal ministro. Non si comincerà più il colloquio con il documento o la fotografia scelta dalla commissione. A valutare gli studenti ci sarà una commissione di 5 membri invece che di 7.
E sono davvero tante le iniziative promosse nei Comuni per augurare un buon inizio agli studenti. Nella chiesa parrocchiale di Grottolella, don Marcelo Tahuil ha accolto con gioia tutti gli studenti, gli insegnanti e le famiglie per un momento speciale di preghiera e affidamento al Signore per l’inizio del nuovo anno scolastico. A conclusione della celebrazione, ha benedetto gli zainetti, simbolo del cammino che ogni bambino e ragazzo è chiamato a percorrere con impegno. Un bel momento di preghiera per partire con il cuore pieno di fiducia e speranza.