Si è concluso il lavoro di progettazione partecipata con gli abitanti e sono state presentate al pubblico le idee scaturite dal lavoro in gruppo di 16 studenti che frequentano i corsi di Ingegneria Edile dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Gli incontri con i portatori di interesse e di memoria storica sono stati fondamentali per ispirare nuove visioni del borgo Castello e del complesso monumentale del Santuario di San Nicola, con annessi ruderi della fortificazione medievale. Le proposte progettuali sono state esposte dai quattro gruppi che, pur lavorando in sinergia con il supporto di tutor, hanno focalizzato ciascuno uno dei luoghi d’interesse architettonico: il borgo, la torre, il castello, il santuario. La bellezza e la prosperità della natura irpina che in questo sito raggiunge vette di sublime bellezza paesaggistica, assieme alla conoscenza dei patrimoni materiali ed immateriali del territorio sono stati gli elementi di base per l’elaborazione degli scenari di valorizzazione per il recupero sostenibile non solo del sito, ma del territorio che lo contiene. Il workshop al quale hanno partecipato studenti provenienti da vari Comuni delle regioni Campania, Basilicata e Calabria, nonché tutor dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha certamente rappresentato per gli abitanti un accrescimento di consapevolezza condivisa dei valori materiali ed immateriali del proprio territorio. Per gli studenti sono stati giorni di immersione totale e di laborioso conviviale godimento del sito. Il concetto di sostenibilità è stato doverosamente declinato in chiave ambientale, sociale ed economica e siamo consapevoli che il lavoro svolto con e per la popolazione possa costituire un primo, ma decisivo passo per lo sviluppo di una preziosa area interna della nostra Regione Campania, ricca di tesori culturali e naturalistici. La proCASTELLO APS si è costituita il 24 novembre 2021 per promuovere la valorizzazione del territorio attraverso il contrasto proattivo all’abbandono delle aree interne, precursore di degrado ambientale, sociale e culturale.
Per fare ciò, bisogna reimpossessarsi della conoscenza del territorio e, a tale scopo, in collaborazione con il Centro di Ricerca Interdipartimentale CITTAM dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (UNINA), la Sezione Campania dell’Istituto Italiano Castelli
(IIC) e l’Università della Campania “L. Vanvitelli”, è stato lanciato un progetto di ricerca
storica sul complesso monumentale del Castello Feudale di San Nicola a Forino (AV).
Tale iniziativa si articola in tre fasi e ha lo scopo di coinvolgere risorse sociali e istituzionali
per generare concrete opportunità che mirino alla salvaguardia del territorio e al suo
sviluppo sostenibile:
– Ricerca documentale: iniziata durante la primavera di quest’anno e condotta dalla d.ssa
Norma Zoglio, attinge a fonti storiche individuate mediante ricerca sul web e
consultazione di archivi storici, diocesani e privati in Campania;
– Workshop residenziale presso il Castello Feudale di San Nicola: programmato presso
l’Eremo di San Nicola durante la prima decade del mese di giugno 2023, con la
partecipazione di 16 studenti dell’UNINA suddivisi in 4 gruppi di lavoro (Castello,
Torre, Borgo, Eremo), ciascuno assistito da un tutor. Durante i lavori, sono stati
programmati interventi da parte di storici e interviste a esponenti di rilievo locali.
– Elaborazione di analisi tecnico-scientifiche: i risultati del workshop saranno integrati
dall’analisi strutturale del complesso monumentale del Castello Feudale di San Nicola
a cura dell’Ing. prof. Michele Candela a sua volta supportata da un rilievo termografico
a cura dell’Ing. Prof. Francesco Picariello, un rilievo fotografico da drone a cura del dr.
Antonio Iannuzzi e un’analisi geologica dell’area a cura del Geol. Prof. Angelo Cutolo.
Al fine di coronare e divulgare i risultati della ricerca, si intende realizzare una
pubblicazione scientifica entro l’estate del 2023.
Tale pubblicazione sarà distribuita e liberamente accessibile sulle piattaforme
informatiche dedicate allo sviluppo del territorio, presso gli enti locali, gli istituti di
formazione e le biblioteche.
Essa intende servire da base scientificamente autorevole che contribuisca ad informare ed
ispirare la scelta delle azioni di privati, di enti pubblici ed ecclesiastici per il rilancio
economico-sociale, connettendo questa area interna, in via di progressivo degrado e
abbandono, alle reti culturali, turistiche, ambientali e di sviluppo della Provincia e della
Regione.
Il Comitato Scientifico della ricerca
Il Comitato Scientifico della ricerca è composto da:
Marina FUMO, ideatrice e coordinatrice, consigliere scientifico dell’IIC, direttrice
del CITTAM e coordinatrice del Corso di studi in Ingegneria Edile magistrale, prof. di
“Progetto di Recupero Edilizio” presso l’UNINA
“progettare il recupero sostenibile per contribuire alla crescita culturale delle comunità”
Co-responsabili dell’organizzazione del workshop:
Antonella VIOLANO, founder e direttore Ricerca e Sviluppo della Startup innovativa
DReAM-IT srl, coordinatrice del Gruppo di Ricerca Carbon Neutral Building, prof. di
“Progettazione Tecnologica” presso l’Università “L. Vanvitelli”
“confort condition: strumenti e metodi per il retrofit energetico”
Gennaro MICCIO, già dirigente del Ministero dei Beni Culturali, docente a contratto
di “Progetto di Recupero” dell’UNINA
“il restauro dei complessi monumentali tra tutela e valorizzazione”
Emma BUONDONNO, Assessore all’Urbanistica del Comune di Avellino, fondatrice
dell’Associazione Napoletana Donne nella Scienza, prof. di “Progettazione
Architettonica e Urbana” presso l’UNINA
“indirizzi urbanistici e Piano del Verde per Avellino e la sua Area Vasta”
Giuseppe DE PASCALE, architetto libero professionista e consigliere della Sezione
Campana dell’IIC
“fortificazioni in Irpinia: caratteristiche e prospettive”
Assistenti al coordinamento scientifico:
Norma ZOGLIO, laureata magistrale in Scienze Storiche, curriculum medievalerinascimentale,
socia dell’IIC, incaricata della ricerca sul Castello di Forino
“Forino: storia di un patrimonio sociale e culturale”
Giuseppe TRINCHESE, dottorando in Ingegneria dei Sistemi Civili, docente a contratto
di “Progetto di Recupero” presso l’UNINA
“dal museo all’eco-museo: spunti per una strategia progettuale”
Tutor dedicati a ciascun gruppo:
gruppo BORGO: arch. Marica Merola
gruppo TORRE: arch. ing. Gigliola D’Angelo
gruppo CASTELLO: arch. Alessia Verniero
gruppo SANTUARIO: arch. Roxana Georgiana Aenoai
Il valore aggiunto della ricerca per la sostenibilità degli interventi
Questa ricerca scientifica costituisce premessa imprescindibile per qualsiasi intervento
sul complesso monumentale come manufatto, e suscettibile di andare ben oltre il suo
mero recupero edilizio, affinché possa funzionalmente reinterpretare, nell’attualità e sul
territorio, il ruolo che per storia e tradizione gli spetta, fungendo da volano di sviluppo
sostenibile.
Baricentrico rispetto al territorio regionale, il sito si trova sull’asse storico di
comunicazione tirreno-adriatico e da sempre crocevia di culture che lo hanno
attraversato forgiandone l’unicità del carattere.
La vecchia fortificazione longobarda è sopravvissuta alle guerre, ai terremoti e alla furia
del Vesuvio, giungendo fino a noi come luogo di culto dedicato a San Nicola.
Patrimonio della memoria collettiva, il Castello Feudale di San Nicola porta con sé una
potente carica etica che favorisce l’incontro con la natura, l’aggregazione sociale e lo
scambio culturale, e non possiamo permetterci di trascurarlo ulteriormente perché lo
perderemmo per sempre.
Peraltro, in questo frangente, importanti opere strutturali sono in programmazione sul
territorio: il rifacimento della strada che dalla SP88 porta al Castello da parte della
Provincia di Avellino è stato inserito nella prossima programmazione triennale e la
realizzazione della fognatura nel borgo Castello da parte del Comune di Forino è stata
inserita nel relativo piano di interventi. Anche iniziative private stanno cercando di
strappare le case dell’antico borgo di Castello al triste destino dell’abbandono.
Non è giusto che quest’eredità si disperda definitivamente e, con essa, una preziosa
occasione di sviluppo.
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