La protesta dei trattori non si ferma in Irpinia. Due fronti aperti, quello di Avellino e quello di Flumeri. Agricoltori e allevatori sfidano il freddo, anche di notte, per far valere le loro ragioni contro le politiche europee, il taglio dei benefit gasolio e l’aumento delle aliquote Irpef. Stamattina nel capoluogo i trattori hanno invaso il centro di Avellino. I partecipanti, con i loro mezzi, sono partiti dal presidio di Piazza Kennedy per attraversare alcune strade della città.
La protesta ha come obiettivo principale di esprimere il dissenso degli agricoltori avellinesi nei confronti delle politiche comunitarie, che a loro avviso stanno minando profondamente l’agricoltura e compromettendo il futuro delle generazioni future.
Nei volantini distribuiti in città si legge chiaramente il messaggio di protesta: “La protesta è contro le politiche comunitarie che stanno uccidendo l’agricoltura e il futuro dei nostri figli.” Gli agricoltori intendono così evidenziare le difficoltà e le sfide che stanno affrontando a causa di decisioni e politiche che ritengono non rispondere alle reali esigenze del settore.
La scelta di organizzare una marcia pacifica dimostra la volontà di esprimere il proprio dissenso in modo civile e costruttivo, cercando l’attenzione e il supporto della comunità locale.
La manifestazione non si limita a una denuncia delle problematiche, ma rappresenta anche un appello alle istituzioni e alle autorità competenti affinché siano adottate misure più efficaci e sostenibili per la salvaguardia dell’agricoltura”.
Centinaia i trattori in strada, tanti i giovani scesi in campo per difendere il proprio futuro e la propria terra: “Situazione al collasso. Chiediamo la tutela del made in Italy e la riduzione dei prezzi- spiegano con fermezza i manifestanti. Abbiamo bisogno di aiuto e che qualcuno ci ascolti. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno .Aumentano le tasse sui nostri prodotti senza garantirci un giusto prezzo di vendita. Senza di noi, le tavole rimarrebbero vuote. Stiamo lottando contro diverse problematiche, dall’aumento del prezzo della farina di grillo alle accise sul carburante, fino alla difficoltà di valorizzare i nostri prodotti locali”.
E intanto Avellino e Valle Ufita si fonderanno in una nuova mobilitazione sotto la sede della Regione Campania, a Collina Liguorini. E’ di queste ore la convocazione per un incontro in programma mercoledì prossimo, 7 febbraio, ad Avellino nella sede della Regione Campania alle ore 11. “Speriamo di ottenere risposte concrete, altrimenti siamo disposti ad andare a Roma”.