Gli affidamenti di lavori pubblici da parte della Provincia di Avellino sotto i riflettori della Procura guidata da Domenico Airoma. Cinque persone indagate: tre funzionari e due imprenditori con l’ipotesi di corruzione. I militari del Nucleo di Polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza, su decreto emesso dal Pm, Fabio Massimo del Mauro, hanno effettuato perquisizioni presso gli uffici della Provincia e presso le sedi della società coinvolte e presso le abitazioni degli indagati.
Sequestrati contanti per 95mila euro, in gran parte in buste sottovuoto. Sequestrati inoltre computer e dispositivi informatici, in uso agli indagati, che saranno visionati, per effettuare le copie forensi, da quattro consulenti informatici nominati dalla Procura.
Secondo una prima ricostruzione ci sarebbe stata una fitta rete di contatti tra i funzionari della Provincia e i proprietari di due imprese edili.
Al centro delle indagini ci sono le gare d’appalto relative alla ristrutturazione di alcune infrastrutture scolastiche: i lavori di miglioramento sismico dell’Istituto superiore Ruggero II di Ariano Irpino e quelli di demolizione e ricostruzione della palestra dell’I.T.G. “Ronca” di Montoro.
In entrambe le procedure, il funzionario provinciale rivestiva il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento.
Per quanto riguarda l’ipotesi accusatoria, il dirigente non avrebbe dichiarato la propria incompatibilità, pur essendo legato da rapporti economici con le due imprese coinvolte.
Inoltre, il denaro percepito come presunta tangente sarebbe stato successivamente trasferito su otto conti di scommesse online, nel tentativo di eludere eventuali controlli.
Le contestazioni spaziano dalla corruzione nell’esercizio delle funzioni pubbliche all’autoriciclaggio fino al falso ideologico, per non aver comunicato i motivi di conflitto di interesse.