Sarà Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu nei territori palestinesi occupati, tra le prime a denunciare il genocidio nei territori di Gaza, a presentare il 26 luglio, all’anfiteatro del centro storico di Gesualdo, il suo saggio “Quando il mondo dorme” Rizzoli. Un libro potente, che invita a guardare oltre il silenzio e l’indifferenza. Un’opera di denuncia e consapevolezza, che intreccia la testimonianza diretta e l’impegno civile per raccontare una delle crisi più ignorate del nostro tempo. Introduce il prof. Giuseppe Mastrominico Modera Rosanna Maryam Sirignano. Letture a cura di Massimiliano Foà. Un evento firmato @vox populi e Saperi & Sapori – Green Passion, per riflettere, capire e non restare indifferenti.
Nel suo ultimo rapporto, duramente attaccato dall’amministrazione di Donald Trump che ne ha chiesto addirittura la rimozione, accusandola di antisemitismo e appoggio al terrorismo, Albanese, originaria di Ariano, parla di un’economia dell’occupazione da parte di Israele nei territori occupati, con aziende che traggono guadagno dal genocidio a Gaza e delle politiche di occupazione portate avanti dal governo Netanyahu in Cisgiordania, con la distruzione dei villaggi palestinesi e l’allargamento delle colonie illegali. “Il disegno – spiega in un’intervista a Fanpage – è quello di cancellare i territori palestinesi, scacciare questi dalle loro terre, rimpiazzandoli con i coloni, e per fare questo hanno utilizzato tre settori. Il primo è quello della distruzione, cioè le armi, gli strumenti prodotti dalle imprese civili per abbattere le case palestinesi, ma anche l’acquisto massiccio di cancelli, muri, blocchi di cemento e ferro, tutto quello che serve per spostare e innalzare confini, che riguarda tutti materiali che sono dual use, sia civile che militare”