E’ stata sostituita la misura cautelare nei confronti di G.G., 45 anni di Quindici, avvocato cancellatosi dall’albo. Dai domiciliari è stato sottoposto al divieto di dimora nella Regione Campania. G.G. è coinvolto insieme al fratello e ad un’altra persona accusata di associazione a delinquere finalizzata alle frodi assicurative firmata dal Gip del Tribunale di Avellino Mauro Tringali su richiesta della Procura di Avellino, difeso dagli avvocati Antonio Mercogliano e Giacomo Sorrentino. A deciderlo i giudici dell’Ottava Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli.
Bisognerà attendere le motivazioni per comprendere le ragioni alla base della decisione del Riesame, in particolare sulla questione posta dalla difesa circa la operatività del presunto sodalizio. Il quarantacinquenne G.G., ritenuto dagli inquirenti, gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Lauro agli ordini del vicequestore Elio Iannuzzi, uno dei promotori del sodalizio che tra il 2018 e il 2021 avrebbe inscenato circa sessanta falsi incidenti.
Le indagini, che coinvolgono 135 personeavviate nel 2020. L’organizzazione delle truffe si avvaleva di avvocati, medici, periti compiacenti e aveva la sua base nel Vallo di Lauro. 45 anni di Quindici, avvocato cancellatosi dall’albo. Dai domiciliari è stato sottoposto al divieto di dimora nella Regione Campania. G.G. è coinvolto insieme al fratello e ad un’altra persona accusata di associazione a delinquere finalizzata alle frodi assicurative firmata dal Gip del Tribunale di Avellino Mauro Tringali su richiesta della Procura di Avellino, difeso dagli avvocati Antonio Mercogliano e Giacomo Sorrentino. A deciderlo i giudici dell’Ottava Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli.
Bisognerà attendere le motivazioni per comprendere le ragioni alla base della decisione del Riesame, in particolare sulla questione posta dalla difesa circa la operatività del presunto sodalizio. Il quarantacinquenne G.G., ritenuto dagli inquirenti, gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Laurouno dei promotori del sodalizio che tra il 2018 e il 2021 avrebbe inscenato circa sessanta falsi incidenti. Le indagini, che coinvolgono 135 persone, somno state avviate nel 2020. L’organizzazione delle truffe si avvaleva di avvocati, medici, periti compiacenti e aveva la sua base nel Vallo di Lauro.



