QUINDICI – E’ tornato in libertà dopo aver espiato una condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso il boss Adriano Sebastiano Graziano. Nell’ottobre 2021, si era costituito presso la Casa di Reclusione di Rebibbia e, nell’ultimo periodo detentivo, si trovava ristretto all’interno del supercarcere di Sassari. Il Tribunale di Sorveglianza di Sassari ha accolto nel maggio scorso una richiesta di liberazione anticipata (45 giorni) per effetto dei quali e’ arrivata la scarcerazione. Graziano, alla guida del Clan Graziano tra il 2007 e il 2008, era stato condannato a dieci anni di reclusione.
Giglio di Salvatore Luigi Graziano e Chiara Manzi, entrambi tra gli autori della “Strage delle Donne“, è stato anch’egli accusato di essere uno dei responsabili dell’eccidio, successo a Lauro nel 2002, considerato l’episodio culmine della faida che vede il clan Graziano, da oltre 30 anni, in guerra con il clan Cava.
Sfuggito ad un blitz dei carabinieri il 5 maggio 2008 che portò all’arresto di altri 22 affiliati alla cosca Graziano, viene arrestato in un centro commerciale a Valmontone, mentre faceva shopping con un imprenditore di Moschiano, il 27 luglio dello stesso anno.
“Villa Alta Chiara”, la masseria bunker del boss, sita in Quindici, alla via Eduardo De Filippo, è oggi un maglificio[3]. Contro le cancellate del maglificio, il 20 ottobre del 2015, due giorni prima della sua inaugurazione, ignoti hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco.
Per Graziano resta pendente l’applicazione della libertà vigilata, che però dovrà essere discussa davanti al Tribunale di Sorveglianza, in relaziona alla valutazione della pericolosità sociale del soggetto al momento della sua scarcerazione.



