“L’8 e 9 giugno cinque SI possono cambiare la Storia d’Italia. E’ così, anche se si tratta di una eventualità estremamente improbabile”. E’ l’appello al voto di Lucio Fierro, riferimento storico della Sinistra, ex assessore regionale e dirigente Pci.
“Probabilmente è un ballo che non si doveva avviare, per elementari considerazioni di saggezza ed opportunità politica. Ma siamo in ballo e ci tocca di ballare, malgrado i nostri dubbi più che legittimi. Non possiamo accettare l’idea di non dire la nostra in una consultazione democratica su lavoro e cittadinanza. Non possiamo accettare di ritrarci solo perché la battaglia è disperata.
Noi non possiamo non fare la nostra parte.
Mi rivolgo perciò a tutti voi nel nome del cammino di impegno comune che abbiamo condiviso per chiedervi un mese di campagna elettorale, come è oggi possibile, orfani come siano di gruppi dirigenti saggi e capaci.
Raggiungete con la vostra voce tutte le vostre conoscenze per ragionare con loro nel merito, perché i quesiti abrogativi non sono solo giusti, ma sacrosanti.
Soprattutto per chiedere loro di andare al seggio, anche se in dissenso sui quesiti, per non confondersi con chi non ha più speranze e soprattutto per non avere il comportamento elettorale in cui la Meloni spera”.