Candidata alle Elezioni Regionali con il Movimento 5 Stelle, Anna Ansalone racconta la sua visione per l’Irpinia partendo dal tema più sentito: la sanità.
Iniziamo dalla questione più sentita: la sanità. Lei ha espresso una posizione netta sul presidio di Montoro-Solofra-Serino. Qual è la sua visione per questo polo?
La mia visione è chiara: il nostro territorio non può accontentarsi di un semplice presidio. Montoro, Solofra e Serino meritano un vero Distretto Sanitario. Affinché questo diventi realtà, è necessario un duplice intervento. Non basta il rifinanziamento per la manutenzione strutturale; dobbiamo prioritariamente finanziare il personale. Parliamo di medici, infermieri e specialisti. La sanità è fatta di persone, non solo di numeri.
E sul fronte dei servizi territoriali?
Dobbiamo assolutamente rafforzare il Consultorio Familiare, trasformandolo in un vero e proprio “consultorio di genere”, pienamente accessibile a tutti, senza distinzioni di sesso, età o identità. Che sia in rete con i Servizi Sociali territoriali. Questo è un presidio fondamentale per la comunità e per la prevenzione della salute.
Riguardo al Pronto Soccorso (PS) di Solofra, il dibattito è sempre acceso. Lei ha fatto riferimento alla decisione del TAR e al DM 70 del 2015. Qual è la strada realistica che intende percorrere?
Quella del Pronto Soccorso è una questione complessa. Ricordiamo che il PS fu chiuso perché, sebbene registrasse circa 12.500 accessi, un numero elevato, questi erano considerati inferiori alla soglia prevista dalla normativa. Chi oggi promette l’apertura immediata sta semplicemente dicendo una falsità. Io non farò promesse irrealistiche, ma mi impegnerò affinché la questione venga riveduta a livello ministeriale.
Solofra in particolare, con le sue industrie della concia e migliaia di operai, necessita la presenza di un presidio medico pronto ad intervenire in caso di infortuni sul lavoro.
La mia soluzione immediata è l’istituzione di punti salvavita diffusi sul territorio, che possano gestire il pronto intervento e i codici bianchi e verdi lievi. Questo è cruciale per evitare l’ingolfamento del Pronto Soccorso di Avellino. Per far questo, dobbiamo puntare con forza sulla Medicina Territoriale, rafforzando i medici di base, le Case e gli Ospedali di Comunità. La sanità di prossimità deve essere potenziata anche grazie alla Telemedicina, che va messa in rete con i servizi sociali territoriali.
Lei affronta spesso il nodo della sicurezza dei lavoratori e dei disagi dei cittadini
Quando parlo del disagio dei cittadini e della sicurezza dei lavoratori, non sto leggendo un punto del programma: sto parlando di una preoccupazione che vivo sulla mia pelle ogni giorno. Per questo, il problema della salute sul nostro territorio non è semplicemente vostro, ma è, in tutto e per tutto, il nostro problema.
Passiamo al welfare. Un altro punto da lei sollevato riguarda il ruolo cruciale dell’assistenza alle fasce fragili.
Esattamente. Ci sono molte persone che assistono quotidianamente un familiare anziano, disabile o malato. Le poche ore di assistenza fornite attualmente non sono sufficienti. Dobbiamo prevedere un sistema di “Bonus Caregiver” attraverso voucher check. Questo permetterebbe a ciascuno di assumere personale di supporto o, in alternativa, di finanziare il familiare stesso che si dedica all’assistenza. Questo approccio non è solo assistenziale, ma è un welfare generativo, che inietta risorse direttamente nell’economia del territorio.
E per i giovani? Quali misure propone per contrastare lo spopolamento?
Per sostenere le famiglie in ginocchio e lottare contro lo spopolamento, dobbiamo investire sui giovani. Proponiamo l’istituzione di una retta per lo studio, rivolta sia ai giovani fuori sede che a quelli residenti in Campania, tutelando sempre e comunque la meritocrazia.
Le infrastrutture sono un nervo scoperto, in particolare la questione della ferrovia. Montoro è rimasta isolata dai finanziamenti sull’elettrificazione. Come si risolve questo nodo?
Montoro è stata tagliata fuori e c’è un problema tecnico che necessita di interventi immediati, in primis l’esecuzione di lavori sulla rete per abbassare i binari ferroviari.Il nostro obiettivo strategico è agganciare il territorio con il Lotto 0, sfruttando quel progetto che prevedeva l’arrivo del treno veloce fino a Baronissi. Dobbiamo concentrarci sul parcheggio di interscambio e sulla mobilità sostenibile. Se riusciremo a garantire il collegamento di Solofra e Montoro con l’alta velocità a Baronissi, collegheremo la nostra area, che è un vero territorio “cerniera”, con il resto del Paese.
Tra i candidati, è stata una delle poche ad affrontare la tematica dell’emergenza abitativa.
Sulla casa, propongo di riportare gli investimenti sull’edilizia popolare. Dobbiamo puntare sul co-housing e sulla rigenerazione urbana per offrire abitazioni a canone agevolato alle famiglie che non riescono più a pagare l’affitto. Queste strutture devono essere complete di servizi interni, come spazi sportivi e centri di comunità.
Sul fronte ambientale, qual è la sua posizione rispetto al polo conciario?
La bonifica ambientale per l’acqua è la priorità assoluta per il territorio. Riguardo al Polo Conciario, l’obiettivo è ripartire attraverso un approccio che superi la logica della contrapposizione. È improduttivo demonizzare o accusare, specialmente considerando che la maggior parte delle imprese non inquina o è orientata alla sostenibilità. È cruciale incentivare l’economia evergreen e l’ottenimento di certificazioni ambientali per le concerie. Parallelamente, è necessario creare tavoli di confronto permanenti tra istituzioni, aziende e comunità per definire percorsi sostenibili, supportati da tecnologia adeguata e controlli trasparenti. In questo contesto, è fondamentale finanziare e rafforzare con investimenti ad hoc il sistema di depurazione delle acque reflue. Migliorare il depuratore è, infatti, un punto cruciale per la protezione concreta e sicura dell’intero territorio, con benefici che vanno oltre i confini dell’Irpinia.
Molti cittadini sono diffidenti verso la politica. Come risponde a questo sentimento?
Capisco la diffidenza. Ma ciò che propongo non nasce oggi: è la continuità di un lavoro quotidiano sul campo. Non prometto: proseguo ciò che faccio da vent’anni. Per Montoro, Solofra e l’Irpinia. Per chi vuole restare e costruire qui il proprio futuro.Sono i cittadini il mio primo canale d’ascolto. Spero che il 23 e 24 novembre sceglierete un progetto che cammina accanto alla gente. Il mio progetto a 5 stelle! Ricordate: Io non ho padrini .Ho voi Cittadini.



