Il puzzle delle Regionali si compone. Sono sei le regioni al voto: Campania, Veneto, Toscana, Puglia, Marche e Valle d’Aosta.
Alle urne oltre 17 milioni di elettori chiamati al voto per rinnovare presidente e consiglio regionale.
Non ci sarà “election day” per tutte le Regione, ma si voterà in più date tra settembre e novembre.
Nelle Marche, domenica 28 e lunedì 29 settembre. E’ la prima regione al voto.
Il presidente uscente è Francesco Acquaroli di FdI, che è in cerca di riconferma. Lo sfidante è Matteo Ricci, esponente del Pd, ex sindaco di Pesaro, sostenuto da una coalizione di Campo largo che include M5S, Italia Viva e Azione e AVS.
In Valle d’Aosta si vota il 28-29 settembre. La legge regionale non prevede l’elezione diretta del presidente, che viene scelto in consiglio regionale. Oggi al governo c’è una maggioranza autonomista-progressista guidata dall’Union Valdôtaine e dal Pd. I movimenti autonomisti moderati lavorano anche ad un polo centrista; Lega, FdI e liste civiche provano a giocare la partita.
Domenica 12 e lunedì 13 ottobre, si vota in Toscana: il governatore uscente Eugenio Giani si ricandida.
Il centrosinistra è confederato in Campo largo: Pd–M5S–Alleanza Verdi-Sinistra e una lista civica riformista in cui confluiscono Italia Viva, Azione, +Europa, Psi, Repubblicani).
Lo sfidante dovrebbe essere Alessandro Tomasi (FdI), sindaco di Pistoia.
La coalizione di centrodestra dovrebbe è affiancata da due liste civiche, tra cui “È ora – Lista Civica per Tomasi presidente” e Noi Moderati.
Il Veneto è guidato dalla Lega da ormai 15 anni. Il presidente è Luca Zaia.
Si voterà entro il 20 novembre. Con Zaia è fuori gioco, come De Luca a causa del limite dei mandati. I leghisti rivendicano la candidatura, FdI propone Luca De Carlo, sindaco di Cadore ed ex senatore, o Elena Donazzan, europarlamentare.
Forza Italia scommette su Flavio Tosi, sindaco di Verona dal 2007 al 2017 ed europarlamentare dal 2024.
Ci sarà una Lista Zaia, un valore aggiunto per la Lega.
Il centrosinistra ha scelto Giovanni Manildo, del Pd, ex sindaco di Treviso, sostenuto da un’alleanza ampia con M5S e civiche.
In Puglia, si vota a metà novembre. Michele Emiliano del Pd non può ricandidarsi per il limite dei mandati. Per il centrosinistra c’è l’ex sindaco di Bari e ora europarlamentare Antonio Decaro. Emiliano lavora per una sua lista personale.
Il centrodestra vaglia varie opzioni: FI spinge per Francesco Paolo Sisto, senatore e viceministro della giustizia nel governo Meloni, mentre FdI valuta altri nomi.
In Campania si vota quasi certamente a metà novembre: entro il 23. Com’è noto, Vincenzo De Luca, dopo due mandati, non sarà ricandidato.
Il centrosinistra punta su Roberto Fico, esponente del M5S, ex presidente della Camera dei Deputati.
De Luca ha dato la sua benedizione e prepara una o due liste.
Per il centrodestra in pole per la candidatura alla presidenza della Regione ci sono Edmondo Cirielli (FdI), vice ministro degli Esteri, e Giosy Romano, commissario per la Zes unica.