di Egidio Leonardo Caruso
A margine della chiusura della campagna elettorale del candidato Fdi, Ettore Zecchino, presso l’Auditorium di Ariano Irpino, abbiamo voluto porre alcune domande al presidente provinciale del partito Ines Fruncillo.
Fruncillo, come giudica questa campagna elettorale?
È stata una bellissima campagna elettorale basata sull’ascolto dei territori, la comprensione delle diverse problematiche delle comunità attraverso confronti intensi, importanti alla ricerca di possibili soluzioni, alcune delle quali recepite nel programma del candidato governatore Cirielli, da attuare quando diventerà governatore della Campania. Questo lungo viaggio sui territori ci ha reso ancora più consapevoli della bellezza e delle potenzialità di cui dispongono, spingendoci a dare sempre di più il meglio nell’interpretazione delle esigenze delle nostre comunità. Perché per noi la politica è rappresentanza delle persone non autoreferenzialità.
Se dovesse indicare le priorità da portare all’attenzione della Regione, quali indicherebbe? Con quali possibili soluzioni?
Anzitutto un cambio di paradigma nella gestione delle risorse idriche, mediante la costituzione di un soggetto gestore unico regionale con sede in Irpinia, il rafforzamento infrastrutturale delle aree interne, che vivono il tema forte della distanza dai principali assi di collegamento con una maggiore interconnessione, per quanto riguarda il capoluogo, la realizzazione della rete ferroviaria ormai inesistente e il tema dei temi la sanità, al fine di renderla più vicina alle esigenze delle persone, che sia gestita utilizzando il merito nella scelta delle persone cui a affidarla, che non sia lottizzata dalla politica che troppo spesso, la utilizza come strumento per la ricerca del consenso, il tutto a scapito dei cittadini.
Serve una classe dirigente all’altezza della sfida?
Credo che rappresentiamo competenza, ogni persona che in questo momento sta rappresentando FdI, i nostri candidati alla Regione, hanno delle competenze specifiche, un percorso professionale alle spalle facendosi valere anzitutto nella loro dimensione di vita quali uomini e donne, decidendo di dedicare parte del loro tempo alla risoluzione dei problemi dell’intera comunità, compiendo un grande atto di generosità. La nostra caratteristica è fare politica perché crediamo nelle idee di cui siamo portatori, che ci danno la forza per poter affrontare le sfide che ci troviamo di fronte, per sviluppare le progettualità e non per un tornaconto personale.
In Irpinia abbiamo diverse incompiute su tutti la Lioni-Grottaminarda e nelle ultime settimane un taglio del finanziamento per la realizzazione della terza corsia sul raccordo Autostradale AV-SA, accusando il governo, di non avere a cuore le sorti dell’Irpinia e della Campania. Cosa risponde?
Partiamo dai dati: il 40% delle risorse del Pnrr sono stanziate nel Mezzogiorno, nella nostra provincia sono attivi quasi 5 miliardi di euro solo nel comparto relativo al Pnrr, per non parlare dei Fondi di Coesione Territoriale, dei Fondi FAS, passando per la bonifica di Bagnoli, l’America’s Cup. Il tema vero però è che l’unica vera infrastruttura di cui è responsabile la Regione Campania si chiama Lioni-Grottaminarda, per la cui ultimazione il governo centrale ha stanziato 120 milioni di euro, ma da dieci anni è tutto fermo perché, sono incapaci di portare avanti persino gli appalti o meglio per volontà politica. Perché c’è stata la volontà politica di affossare le aree interne, per rafforzare un modello di crescita della regione tutto incentrato sulle aree costiere. La Campania può davvero rilanciarsi solo sé c’è una strategia complessiva per la ripartenza, che riguardi l’intero territorio senza distinzioni. Bisogna inoltre ricordare che l’Irpinia ha ben tredici aree industriali il che, rappresenta grande valore aggiunto, questo territorio ha grandi potenzialità, ma serve non solo un rafforzamento infrastrutturale, la competenza è prevalentemente del governo regionale, chi è parte del problema non può mai essere la soluzione.
C’è il grande tema della mobilità che riguarda in primis l’intera regione, ma in particolare i cittadini irpini che provengono dalle aree interne e scontano la mancanza di collegamenti adeguati, un parco autobus che spesso va a fuoco, si sta pensando ad un piano di miglioramento in tal senso?
Anzitutto l’elettrificazione della tratta ferroviaria SA-AV, se parliamo di AIR, ASI, ACS, si tratta di enti, società partecipate della regione, che rappresentano il magico mondo di De Luca tutte utilizzate per finalità che non riguardano certo l’erogazione dei servizi ai cittadini. Al fondo di tutto c’è sempre l’incapacità gestionale, quando queste persone sono state scelte lo si è fatto, per garantire la qualità dei servizi ai cittadini campani oppure, per farli fungere da collettori elettorali? Secondo me sono stati scelti per la prima motivazione, altrimenti non si spiegherebbero così tanti disservizi.
Puntualmente ritorna il tema dell’Autonomia Differenziata, in tanti ritengono che tale proposta sia pensata per affossare le aree interne del Sud e l’intera Regione Campania, cosa risponde?
La narrazione del centrosinistra si fonda sostanzialmente su una disonestà intellettuale, perché loro non argomentano mai con contenuti concreti, ma sempre polemizzando su posizioni insostenibili. L’Autonomia differenziata si tiene su una cosa ben precisa, l’applicazione dei LEP che garantiscono un’equità complessiva fra i diversi territori del paese, il vero problema della sinistra è con questa riforma si evidenzia chi è capace di gestire e chi no.
Ad ogni elezione si presenta il concreto pericolo dell’astensione che riguarda gli elettori in genere, ma in particolare i giovani sempre più lontani dalla politica. Cosa direbbe per convincerli ad andare alle urne?
Non andare a votate è un errore enorme, perché è un diritto-dovere costituzionalmente garantito, ma ancor di più perché astenersi, significa lasciare che gli altri decidano per loro e per il proprio futuro. È fondamentale scegliere chi deve governare la Campania nei prossimi cinque anni, perché anche se loro non si occupano di politica, ogni giorno la politica si occupa di loro.




