“Dobbiamo dare una speranza e una possibilità – aggiunge – a chi sceglierebbe di non votare in questo squallido quadro partitico. Per noi cattolici, ‘l’albero si riconosce solo dai frutti’. E i frutti, in CAMPANIA, su ambiente e salute pubblica, sono i peggiori di Italia da circa trent’anni. E peggiorano, non migliorano. La CAMPANIA sta vivendo una tempesta perfetta determinata dalla completa scomparsa di ciò che serve per avere una sanità di eccellenza: la prevenzione primaria e la tutela dell’ambiente come primi baluardi indispensabili per la tutela della salute pubblica”. “Non possiamo tacere questo disastro che nessuno dei due schieramenti sta affrontando nel modo giusto. Da oltre 20 anni ho dimostrato un efficace impegno su tutti i territori della CAMPANIA, per tentare di salvare vite.
Non con cure ad altissimo costo, bensì con la tutela dei nostri territori massacrati dai rifiuti industriali e non urbani. E sempre e soltanto gratis. Posso garantire – conclude l’epidemiologo napoletano -, fino all’ultima goccia del mio sangue, che non rinuncerò mai al mio impegno a tutela della salute pubblica, non del mio conto corrente. La CAMPANIA non deve morire”. (