Fratelli d’Italia lancia la sfida per le regionali. Parte da Avellino, dalle aree interne. La battaglia politica è sui temi: la sanità, il lavoro, lo sviluppo. “Non è una questione nominalistica”, dice subito il senatore Antonio Iannone, commissario regionale del partito. C’è prima il programma, perché bisogna porre rimedio ai disastri del governatore Vincenzo De Luca. Sono sotto gli occhi di tutti, aggiunge Ines Fruncillo, presidente dei Fratelli d’Italia irpini, che fa gli onori di casa. Introduce il dibattito davanti ad un platea gremitissima.
Per partecipare alla Conferenza programmatica regionale di Fratelli d’Italia, i “patrioti” sono arrivati da tutta la regione. E’ un appuntamento clou, e si vede. Sono in tanti, serrano le file, anche perché si sta stretti. Ci sono tutti i big del partito, militanti entusiasti, scalpitanti.
“Partiamo dalle aree interne per dare un segnale di attenzione a territori letteralmente ignorati dal governo regionale. Noi proponiamo un progetto per dare alla Campania un destino nuovo”, è l’incipit di Iannone.
In sala, i ministri Matteo Piantedosi e Orazio Schillaci. “E’ l’inizio di un lavoro che proseguirà in tutte le province della regione, raccogliendo le istanze di cittadini, associazioni, ordini professionali per replicare anche in Campania la grande vittoria nazionale di Giorgia Melone”, continua Iannone.
E allora il programma. Schillaci smentisce De Luca spiegando che il governo ha aumentato il Fondo Sanitario Nazionale, arrivando a cifre fino a oggi mai raggiunte dai governi precedenti: “Le opposizioni chiedono sempre e solo soldi, il problema è saperli utilizzare bene e questo non avviene in tutte le Regioni”. Una stoccata al governo regionale.
“Le Regioni che sono in difficoltà – prosegue il ministro della sanità – possono contare sull’aiuto del ministero, ma devono utilizzare bene i fondi dei cittadini. Ricordo che i fondi della sanità rappresentano circa l’80% del bilancio regionale”.
Sull’autonomia: “Già oggi le regioni vanno a velocità diverse e questo si vede molto bene proprio nella sanità. In questo senso io dico che l’autonomia differenziata esiste già da 20 anni”. Tutta colpa della sinistra.
Ancora sul Pnrr: “In due anni – è l’affondo contro De Luca – non ho visto di fatto nessuna vera progettualità – ha incalzato il ministro. Bisogna andare avanti con il Pnrr e la Campania in questo è indietro su alcuni target, mi riferisco alla medicina territoriale. I dati ci indicano che ci sono criticità nella promozione degli stili di vita corretti. Nella regione dove e’ nata la dieta mediterranea, c’è il più alto tasso di obesità infantile. Ci sono Regioni che investono poco in prevenzione, mentre la prevenzione e’ fondamentale. Io vorrei portare almeno al sette per cento le quote che le Regioni devono dedicare alla prevenzione”.
Piantedosi affronta il caso Sangiuliano: “È stato vittima di una imboscata”, osserva innescando un lunghissimo applauso. I patrioti si alzano in piedi: “E’ stato un ministro di grande valore e oggi, libero da responsabilità di governo, avrà maggiori possibilità di difendere il suo operato e la sua moralità”, tuona il ministro.
Tornando alle regionali, non sarà il capo del Viminale il candidato. La sua posizione politica l’ha chiarita nel pomeriggio, quando a margine del comitato per la sicurezza al G7 di Mirabella, ai cronisti ha risposto in modo perentorio: “ Sorrido perché questa cosa ricorre. Credo che il centrodestra abbia e possa avere l’opportunità di valorizzare altre importanti risorse, che ha, da candidare alla presidenza della Regione Campania. Come ho detto piu’ volte, non credo sia qualcosa che faccia parte della mia storia personale, professionale e istituzionale. Ad ogni il suo”.
Non è una questione di nomi. Se il concetto non fosse chiaro, allora ci pensa il senatore Sergio Rastrelli: “Ancora una volta poniamo le idee a confronto con i territori, rivendicando i risultati del governo per il Sud, e lanciando i progetti per il domani. Con la conferenza programmatica poniamo le basi della svolta, scriviamo una pagina nuova per Napoli e per la Campania: una pagina di speranza, per riprendere il governo della Regione”.
Un candidato a governatore ci deve pur essere, o forse c’è già. Fratelli d’Italia lo metterà sul tavolo delle trattative con gli alleati: è il ragionamento che fa Iannone: “Sentiamo forte il peso di dare alla Campania il cambiamento. Abbiamo una classe dirigente nuova e capace. Legittimamente ogni forza ha l’aspirazione ad esprimere il candidato presidente. Noi, ad esempio, puntiamo su la legittima aspirazione del candidato Cirielli”.
L’eurodeputato Alberico Gambino conferma: “Cirielli? Un ottimo candidato”. Alla fine il nome viene fuori: si parte dalle aree interne, e da Cirielli.