“Nel silenzio di tutti abbiamo messo in piedi il simbolo di Casa riformista in cinque regioni”, così Matteo Renzi, leader di Italia Viva in una intervista al Foglio.
“In Calabria faremo agevolmente il quorum e io penso che supereremo il 5 per cento. In Toscana possiamo arrivare all’8 per cento, visto che Iv l’altra volta, da sola, era al 4,5 per cento. In Campania sogno la doppia cifra perché abbiamo una squadra fortissima. Su Puglia e Veneto sarà più in salita ma il sostegno di Decaro e Manildo ci aiuterà. Perché poi i sondaggi ognuno se li tira come vuole ma contano i voti”.
E sul Pd, Renzi osserva che “Elly Schlein ha spostato il partito a sinistra. Non è la mia tazza di tè, come si dice. Ma va riconosciuto che ha avuto il consenso per farlo.
Avs e Cinque stelle stanno oggettivamente più a sinistra. Rimane un centro sguarnito: gente che non vuole votare Vannacci, che ritiene Tajani debole, che non considera Salvini affidabile e che dopo aver strizzato l’occhio alla Meloni inizia a pensare che la premier stia perdendo l’equilibrio puntando diritta ai pieni poteri, tra un caso Paragon e un caso Almasri.
Questa gente riformista, moderata, di buon senso esiste: diamo loro una casa o la lasciamo pascolare nelle praterie dell’astensione?”, conclude Renzi.