“Spopolamento e occupazione, due emergenze che la Regione non è in grado di affrontare”. Lo afferma Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, commentando l’ultimo censimento Istat che ha diffuso dati allarmanti sulla situazione di regione e provincia.
“La prima notizia che salta all’occhio è il drammatico calo del numero di residenti, che in Campania si sono ridotti in dieci anni del 2,5%. Un segnale negativo che si riverbera in particolare in alcune province. Pensiamo a Salerno dove solo tra 2020 e 2021 si registra un calo di oltre 1.400 unità. E in molti comuni del Salernitano la tendenza è al ribasso”.
Ma i numeri riguardanti il calo demografico non sono l’unica nota stonata nel rapporto Istat sulla Campania. Come sottolinea Tommasetti “il vero problema riguarda il tasso di occupazione che non fa certo ben sperare per il futuro. Nel 2021 siamo fermi al 38%, circa otto punti al di sotto della media nazionale. Una debacle che diventa persino più evidente nella statistica riguardante l’occupazione femminile dove la Campania si ferma al 37%, dieci punti sotto la media italiana. A preoccupare ancora di più è il fatto che sempre più persone non cercano neppure lavoro”.
Elementi da non sottovalutare secondo il consigliere regionale, che non concede alibi all’amministrazione della Campania: “Se combiniamo i dati forniti dall’Istat viene fuori un quadro desolante, di una regione sempre più povera di occupati e di cittadini. Lo spopolamento, e qui penso soprattutto alle aree interne, è una responsabilità di chi non ha saputo costruire un futuro per i nostri giovani costringendoli a guardare altrove”